Deve essere una gran fortuna vivere con qualcuno che cammina sempre al tuo fianco, così identico a te da confondere chiunque, magari persino il tuo principale, che mai si accorgerebbe dello scambio… Il tuo compagno di strada (Doppelganger dalla tradizione tedesca duplicato spettrale o reale di una persona vivente), serve a ottimizzare il tempo, a limitare la routine. Ma cosa succederebbe se uno dei due sentisse nascere dentro una diversità, un impulso a primeggiare? Vincerebbe lo spirito di fratellanza o la naturale ambizione personale?

Quesito a cui tenta di rispondere lo spettacolo “Doppelganger“, con una messa in scendoppelganger postera in forma di noir, di un delitto irrisolto nella Milano degli Anni Cinquanta. Un omicidio, un investigatore che non riesce a darsi pace, due sorelle gemelle che prima accusano, poi si coprono vicendevolmente. Al centro uno psicologo, consulente della polizia, che cerca di fare luce sull’accaduto provando a dimostrare la matrice psicotica che ha spinto una delle due a compiere l’efferato omicidio.

La sagoma bianca di un corpo a terra – che ricorda il manifesto di Saul Bass Anatomia di un omicidio – campeggia sulla scena scura che accompagna il pubblico dalla sua entrata in sala. Il buio è il colore dominante, illuminato da due schermi in cui si affacciano le ragazze, apparentemente identiche, come se una si specchiasse nell’altra. Interrogate dall’ispettore di polizia, le due sembrano gatti che giocano con il topolino, sbeffeggiandolo e deridendolo. Ma è con l’entrata in scena dello psicologo e dei suoi giochi mentali e sentimentali, che l’apparente freddezza ed efferatezza delle due inizia a venir meno.

Doppelganger – Chi cammina al tuo fianco“, gioca col genere cinematografico noir, lo utilizza come schermo su cui proiettare una storia che scava nell’abisso della mente. Un viaggio non sempre chiaro e lucido, in cui l’ambiguità delle protagoniste (le convincenti Chiara Condrò e Katiuscia Magliarisi), sovrasta la logica spietata dello psicologo/detective Francesco Polizzi, non sempre convincente e interpretativamente ‘sin troppo distaccato’ dagli eventi. Ne viene fuori uno spettacolo discontinuo e non sempre convincente, che si ricorda più per l’atmosfera che non per i fatti; più per i riferimenti filmici che non per il coinvolgimento emotivo. Ambiguo, seducente, freddo, scostante.

TitoloDoppelganger - Chi cammina al tuo fianco
RegiaGruppo Number9
SceneChristian Angeli
LuciGiacomo Cursi
InterpretiChiara Condrò, Katiuscia Magliarisi, Francesco Polizzi
Durata60'
ProduzioneNutrimenti Terrestri
Ideazione e regia teaser videoGaetano Polizzi
Anno2015
Generedrammatico
Applausi del pubblicoTimidi
In scenafino al 26 Aprile al Teatro Cometa Off di Roma