Shiva Baby

Ogni giorno, quando ci svegliamo e ci prepariamo alla giornata, oltre a fare colazione e vestirci con abiti consoni agli impegni giornalieri, indossiamo anche quella che viene definita “maschera sociale“, ovvero l’immagine che noi vogliamo gli altri abbiano di noi. Come gli attori entriamo in un ruolo che rappresentiamo davanti agli altri.

La folgorante commedia Shiva Baby, debutto cinematografico della scrittrice-regista Emma Seligman, non è altro che la messa-in-scena di questa maschera ad opera della giovanissima Shiva, l’attrice comica Rachel Sennott, che a parole racconta una vita piena e soddisfacente a genitori, amici, parenti ed ex fidanzate, celando invece un senso di vuoto, indecisione, stallo in cui la sua vita “reale” è precipitata. Il tutto raccontato all’interno di una shiva, riunione funebre della tradizione ebraica.

Girato con macchina a mano, attraverso primi piani che trasportano lo spettatore all’interno della scena e quindi dei capannelli di parenti e amici che si parlano e sparlano addosso, Shiva Baby è un racconto che si colora delle sfumature della commedia sofisticata alla Woody Allen nei dialoghi fino al grottesco alla Terry Gilliam attraverso lenti deformanti nelle immagini. Un mix originale e coraggioso, imperfetto ma curioso.

Film visibile in streaming sulla piattaforma digitale MUBI.