Civil War

La locandina

Tutto è possibile, oggi più che mai, persino una guerra civile in America. E per visualizzare invece di immaginare, il regista Alex Garland dirige “Civili War“, un serratissimo film su un futuro possibile e insieme uno spaccato del mondo dei giornalisti e fotografi di guerra, che documentano la guerra civile in atto.

Se da una parte si tocca con mano l’eventualità di un rivolgimento del Presidente degli Stati Uniti, mentre scorrono le immagini si scopre e partecipa alla trasformazione della ventenne fotografa piena di speranze che lentamente ma inesorabilmente, per la foto giusta arriverà ad accettare qualsiasi situazione. Un’America devastata dalla guerra civile è lo sfondo di vicende umane e politiche al limite della sopravvivenza. Un road movie inserito in una dimensione avveniristica in cui i reporter protagonisti faranno di tutto per uno scoop. Avvincente il passaggio di testimone sulla pellicola tra le due donne, la matura Kirsten Dunst e la spigliata Cailee Spaeny, ottime entrambe nel rendere plausibile il loro personaggio.

Il film segna un nuovo percorso per la casa di produzione indipendente A24, che con Garland firma la produzione più costosa mai realizzata dalla sua nascita nel 2012: 75 milioni di dollari il budget stimato. Garland, regista di moderne opere fantascientifiche come Ex Machina o Annihilation, accetta questa volta una sfida importante. E riesce nell’intento. Un film che resta addosso, anche dopo essere usciti dalla sala cinematografica.