land of mine posterRaccontare la guerra attraverso la pace, l’odio attraverso l’amore. La tolleranza attraverso la rabbia.

Land of Mine, presentato all’ultima edizione della Festa del Cinema di Roma, racconta attraverso uno stile piano ma avvolgente ed una drammaturgia prevedibile ma coinvolgente, la storia di un gruppo di prigionieri tedeschi che vengono deportati in Danimarca nel Maggio del 1945 e costretti a sminare due milioni di mine sparpagliate dagli occupanti nazisti lungo la costa Ovest del Paese. A capo della missione, il Sergente Leopold Rasmussen che come molti suoi compagni danesi, nutre un profondo disprezzo per gli invasori tedeschi, dopo aver sofferto cinque anni di stenti durante la guerra. Una rabbia feroce, incontrollata, ‘irrazionalmente comprensibile’ quella del Sergente Rasmussen incapace di vedere dietro quegli occhi spaventati, quelle carnagioni pallide, quei corpi adolescenti ancora da farsi, semplici ragazzi coinvolti in un gioco più grande di loro. Quello che vede sono tedeschi invasori, portatori di morte e distruzione, contaminatori con le loro armi di spiagge, terre e città.

Il film sposa il punto di vista del Sergente ed è quello che condividiamo, fisicamente, psicologicamente, emotivamente. Ma il film è un lungo viaggio di svestizione, in cui le divise cadono, la rabbia scema, l’odio evapora mostrando il vero volto di quei soldati bambini: adolescenti pieni di paura, di debolezze ed orgoglio, di sogni riposti nel cassetto pronto ad aprirsi una volta rientrati in patria. Ma per molti di loro il rientro sarà in una cassa da morto, perchè per guadagnarsi il land of mine 2viaggio verso casa dovranno affrontare quotidianamente il pericolo della morte, che si nasconde sotto la sabbia.

“La pellicola racconta una storia sconosciuta dalla maggior parte dei danesi. – spiega il regista – È rimasta nascosta. Opportunamente dimenticata. Repressa. È un film sulla vendetta e il perdono. Su un gruppo di ragazzi costretti a scontare le colpe di un’intera nazione. Volevo realizzare una storia importante che portasse lo spettatore a percepire la paura, le speranze, i sogni, il legame di amicizia e la lotta per la sopravvivenza di questi ragazzi.”

land of mine 1Un film intenso per la sottile tensione che riesce a costruire attraverso i volti, gli sguardi dei protagonisti sottoposti ad un pericolo imminente e costante. Lentamente, noi come il Sergente Rasmussen, iniziamo a conoscere le singole personalità dei ragazzi prigionieri, ad affezionarci alla loro disperata forza ed umana debolezza, a scontrarci con una realtà cinica ed inflessibile anche di fronte ad un’innocenza smarrita più che perduta. Caratteri, psicologie, storie emergono l’uno dopo l’altra durante il racconto; cade la maschera del soldato per rivelare l’essere umano che vi si celava dietro. Ed il nemico non è poi così tanto diverso da noi.

Titolo originaleUnder sandet
RegiaMartin Zandvliet
SceneggiaturaMartin Zandvliet
FotografiaCamilla Hjelm Knudsen
MontaggioPer Sandholt, Molly Malene Stensgaard
ScenografiaGitte Malling
CostumiStefanie Bieker, Claudia Maria Braun
MusicaSune Martin
CastRoland Møller, Louis Hofmann, Joel Basman, Emil Belton, Laura Bro, Mikkel Boe Følsgaard, Oskar Bökelmann, Leon Seidel
ProduzioneAmusement Park Films, Nordisk Film
Anno2015
NazioneDanimarca, Germania
GenereDrammatico
Durata100'
DistribuzioneNotorious Pictures