Vittima o carnefice? Patrizia Zappa Mulas, autrice e regista di questa cruda rappresentazione, pone la questione al pubblico, nell’ambito del progetto della Scuola di teatro e perfezionamento professionale del Teatro di Roma che ha indagato sulla definizione della figura della vittima. La vittima «è il soggetto debole che diventa capro espiatorio (…) La comunità scarica sulla sua carne le proprie pulsioni distruttive e in questo modo le placa». Ma che cosa succede se alla vittima viene data la possibilità di divenire all’improvviso carnefice? Quali reazioni genera nella comunità un comportamento così violento? Fatte le debite proporzioni in relazione ai livelli di povertà e ai differenti patrimoni culturali, non si può che constatare che i due emisferi del mondo hanno entrambe relegato il genere femminile a condizioni precarie sia nella vita familiare (basti pensare al controllo che hanno esercitato le famiglie italiane sulle nonne non dipendenti economicamente), che in quella sociale (la differenza salariale nelle “moderne” aziende).

Chiudi gli occhi” affronta il tema della condizione femminile partendo da una episodio noto. A Teheran una ragazza accecata dall’acido solforico si appella alla Sharia e ottiene il diritto di accecare il suo tiranno. Per la prima volta nella storia un delitto fino ad allora rimasto impunito, diventa reato penale. Tuttavia la pena consiste in una tortura legalizzata. L’interrogativo diventa una necessità civile cui trovare una risposta: ci troviamo di fronte a un passo avanti per la civiltà islamica o un ritorno alla legge del taglione? Un dilemma dalla difficile soluzione: sostenere la richiesta di giustizia di Ameneh o fermare la scelta di perpetrare della vendetta? La protagonista sceglie secondo coscienza. Resta da chiedersi quale sia la giusta scelta secondo una coscienza collettiva che tuteli i cittadini.

Nonostante la recitazione manieristica dei protagonisti abbia reso la messa in scena troppo distante per il pubblico, l’importanza del tema affrontato e gli interrogativi aperti rimangono impressi nella memoria.

TitoloChiudi gli occhi
AutorePatrizia Zappa Mulas
RegiaPatrizia Zappa Mulas
SceneFrancesco Zito
CostumiVirginia Gentili
Aiuto regiaAntonietta Bello, Stefano Scialanga
InterpretiParide Cicirello, Vincenzo D’Amato, Alice Spisa, Jacopo Uccella
Durata60'
ProduzioneTeatro di Roma
Anno2016
GenereDrammatico
Applausi del pubblicoRipetuti
In scenaTeatro India 10-15 maggio 2016