Gogo e Didi aspettano Godot. Sono clochard, amici vagabondi, padre e figlio, coniugi innamorati. Aspettano Godot, ma non l’hanno mai visto Godot. Non saprebbero neppure riconoscerlo. Ma lo aspettano. Aspettano un pasto caldo e un posto per passare la notte. Aspettando, vivono. Ridono, si interrogano sulla vita, scherzano, giocano, fantasticano su ciò che accadrà. E così il tempo trascorre, tra momenti di disperazione in cui pensano di impiccarsi, a momenti di gioiosa ilarità. Eros Pagni e Ugo Pagliai sono una coppia comica inaspettata: si completano, si spalleggiano, intimamente in simbiosi.

Lo scheletro di un albero (forse un salice senza foglie) è al centro del palco, occupando la scena lugubre della desolata campagna nella quale i due si trovano ad aspettare. Nell’attesa sembra non accadere nulla: è l’attesa l’accadimento stesso. Aspettando Godot, avviene il passaggio surreale di un crudele padrone e del suo servo: Pozzo e Lucky. Pozzo è Gianluca Gobbi (bravo nella sua misurata follia e insensata pietà): tiene al guinzaglio il servo, lo muove con un “ToiToiToi” irriverente e divertente ed è assurdo tanto nelle movenze quanto nelle conversazioni che intrattiene con i due “in attesa”. Ma Godot non arriverà. Almeno per oggi. Verrà di sicuro domani, come avverte un ragazzo inviato per informare i due che lo aspettano. Un paio di scarpe strette, discorsi stralunati, un paltò che copre l’amico che dorme, il freddo della notte che scende: trascorre nell’attesa anche il giorno successivo. Fino all’arrivo del ragazzo (sarà lo stesso o un altro?) che insinua il dubbio che sia tutto un sogno. O forse frutto della pazzia.

I due atti sono racchiusi in una sorta di palla di vetro, di quelle che a girarle viene giù la neve, illuminata al suo interno da perfetti giochi di luce. “Aspettando Godot” è il non-senso all’ennesima potenza, che il regista Marco Sciaccaluga dirige senza esitazioni, allestendo una vera e propria poesia sul tempo.

TitoloAspettando Godot
AutoreSamuel Beckett
RegiaMarco Sciaccaluga
SceneJean-Marc Stehlé e Catherine Rankl
CostumiCatherine Rankl
InterpretiUgo Pagliai, Eros Pagni, Gianluca Gobbi, Roberto Serpi, Alice Arcuri
ProduzioneTeatro Stabile di Genova
Anno2010
Generecommedia
In scenafino al 30 gennaio 2011 al Teatro Argentina di Roma