Spider-Man: No Way Home

Per la prima volta nella storia cinematografica di Spider – Man, viene rivelata la sua identità. E l’uomo ragno diventa il nemico numero uno. Viene quindi messo con le spalle al muro: le sue responsabilità da supereroe entrano in conflitto con la sua vita quotidiana e mettono a rischio coloro a cui tiene di più.

La sua unica possibilità per recuperare la situazione è chiedere l’aiuto del Dottor Strange per ripristinare il suo segreto. Ma l’incantesimo richiesto apre uno squarcio nel mondo reale, liberando i più potenti nemici che uno spider abbia mai affrontato. Un escamotage che fa entrare gli spettatori nel multiverso, una sorta di ideale assaggio del metaverso che ci attende. Ecco in estrema sintesi la trama di “Spider-Man: No Way Home” che per la caratteristica insita nel genere merita di essere visto più che raccontato.

Niente da dire, tutto fila liscio nel nuovo film targato Marvel, tra inseguimenti e travolgenti effetti speciali (forse anche troppi ma questa è una considerazione da adulto). Se però si riflette sull’intera vicenda si comprende che a funzionare nella sceneggiatura e quindi nella storia nella sua completezza è il rapporto tra i tre adolescenti, il trio di amici diverte e coinvolge. Sta diventando una caratteristica del cinema di questi tempi l’amicizia e l’amore che si equivalgono per importanza e validità.