La locandina

Tutto quello che si pensa sia stato ideato o innovato di recente nel mondo della musica, della moda, della cultura e persino della mindfulness ha una sua radice in un unico essere vivente: David Bowie. Un genio. Lo dimostra, qualora si venisse tacciati di mitomania o qualunquismo, l’imperdibile documentario “Moonage Daydream“, il primo film a essere ufficialmente approvato dagli eredi di Bowie. Una bomba di bellezza che esplode tra immagini glam (quelle della prima fase), viaggi in Oriente (alla ricerca di sé), esperimenti musicali insieme a Brian Eno nella Berlino Est occupata (il ritorno all’essenziale), il momento del successo mondiale (e della perdita del senso della vita) e l’amore inaspettato con Iman ma accolto con totalizzante voglia di essere felice (tanto da produrre musica ma rifiutare il tour promozionale). E immagini, musica, dichiarazioni, immagini, musica, vita, immagini, pensieri, musica e ancora immagini…

E’ stato presentato in anteprima mondiale al Festival di Cannes 2022, riscuotendo un enorme successo: è frutto di cinque anni di lavoro ed è scritto, diretto, montato e prodotto da Brett Morgen, non un neofita del genere. Gli appassionati di musica lo conoscono in quanto  creatore del documentario del 2015 “Kurt Cobain: Montage of Heck”, per cui ha vinto il Primetime Emmy Award per la regia e di “Say It Loud: A Celebration of Black Music in America del 2001”. Suoi anche “Crossfire Hurricane” nel 2012 documentario sui Rolling Stones, e “Jane” nel 2017, biopic sulla filantropa e primatologa Jane Goodall. Morgen ha avuto accesso diretto agli archivi personali di Bowie, comprese le registrazioni principali, tanto che il comunicato stampa ufficiale parla di una “odissea cinematografica” che esplora il “viaggio creativo e musicale” dell’icona britannica. Tony Visconti, collaboratore di lunga data di Bowie, è il produttore del film: Visconti è il produttore discografico, musicista e cantante americano che ha avuto il più lungo rapporto di amicizia e di lavoro con Bowie, seguendo il Duca dalla produzione e arrangiamento del singolo del 1968 “In the Heat of the Morning”, fino al suo ultimo album “Blackstar” nel 2016.

Moonage Daydream, THE FIRST FILM SANCTIONED BY THE DAVID BOWIE ESTATE, NEARS COMPLETION

Cinque anni di lavorazione per 54 anni di eredità della rockstar, tra immagini inedite, private, di concerti e di backstage, di interviste televisive, spezzoni di film, quadri, video sperimentali, canzoni, suoni, rumori. Il titolo “Moonage Daydream” si ispira ovviamente all’omonima canzone di Bowie registrata nel 1971 e pubblicata come singolo con la band di breve durata  gli Arnold Corns. La canzone è stata registrata nuovamente con la band The Spiders from Mars (che comprende Mick Ronson, Trevor Bolder e Mick Woodmansey) e pubblicata nel 1972. Moonage Daydream è la terza traccia del lato A del disco “The Rise and Fall of Ziggy Stardust and the Spiders from Mars”, l’album che introduce uno dei personaggi più popolari di Bowie, Ziggy Stardust appunto. Un documentario da apprezzare come un concerto, da godere come un manuale di filosofia, da rivedere per fissare nella memoria immagini e pensieri.

Titolo italianoMoonage Daydream
Titolo originaleid
RegiaBrett Morgen
SceneggiaturaBrett Morgen
MusicaBrett Morgen
CastDavid Bowie
Produzione BMG, Live Nation Productions, Public Road Productions
Anno2022
NazioneUsa
GenereDocumentario
Durata140'
DistribuzioneUniversal Pictures
Uscita26 Settembre 2022