A Day

La locandina

Un giorno come tanti, un giorno uguale a tutti gli altri. Rifacendosi a “Ricomincio da capo” di Harold Ramis, il regista Cho Sun-ho, al suo primo lungometraggio, approfondisce la tematica del giorno della marmotta scavando nel passato dei protagonisti, fino a trovare le ragioni di questo loop spazio temporale.

Con minuziosità e cura dei particolari, svelati lentamente, si entra nella vicenda dei protagonisti partendo dall’iniziale Kim Joon-Young, un chirurgo coreano di fama e apprezzate qualità umane, che torna a casa dall’amata figlia per festeggiarne il compleanno. A lui si aggiunge la vicenda di un paramedico autista di ambulanza, della moglie e del tassista assassino. Ben presto si inizia creare una crepa nella sua storia, che scena dopo scena viene svelata, fino alla conclusione.

Non volendo svelare nulla di più, è importante evidenziare come ancora una volta appaia incontrovertìbile come gli eventi della vita di ognuno di noi siano strettamente collegati tra loro e quanto le azioni negative si ripercuotano sugli agenti, anche dopo diversi anni.