«”Dopo” è il fratello minore di “mai”».

Nella vecchia villa fatiscente, sembra che il tempo non scorra: come ogni anno, Irina celebra il suo fallimentare compleanno. Quasi trentenne, la festeggiata si trascina nell’inattività, perennemente insoddisfatta degli studi che sceglie così come degli uomini che la corteggiano. Ed ecco, come ogni anno, gli stessi regali, la stessa apatia, lo stesso sparuto gruppetto di ospiti.

«Le persone non cambiano» dice la sorella minore, Masha. Di anno in anno, i protagonisti di “Villa Dolorosa” cambiano sì, apparentemente; ma non sfuggono alla propria indole profonda, invecchiano senza maturare, non fanno altro che portare a compimento ciò che era già in nuce. Si interrogano, filosofeggiano, mostrano grande autoconsapevolezza: ma nonostante questo, non potranno evitare di ricadere nei medesimi errori. Ognuno si rivela prigioniero di se stesso, ospite forzato della propria esistenza. Per scrivere “Villa Dolorosa”, Rebekka Kricheldorf si è ispirata alle “Tre Sorelle” cechoviane e trasportandole in una Germania contemporanea ne ha mostrato l’essenza estremamente attuale: il testo di Čechov resta in controluce, come in un’evocazione onirica, nei nomi e nella caratterizzazione dei personaggi, nelle situazioni fossilizzate, nella malinconica oscillazione tra senso di vuoto e ricerca della felicità.

Lo spettacolo è scandito in tre atti: ogni atto è un compleanno, diverso e uguale ai precedenti. L’alcol scorre in abbondanza e lo stato costantemente alticcio dei personaggi rischia di appiattire l’interpretazione attoriale, che è di ottimo livello. Roberto Rustioni, regista e attore dello spettacolo, aveva già portato in scena, con lirismo divertente e crudele, una strepitosa versione dei “Tre atti unici da Anton Čechov”. In “Villa Dolorosa” manca, forse inevitabilmente, quella freschezza: la pièce è brillante, disseminata di fulminanti, ironiche perle di saggezza, ma con un retrogusto fortemente pessimista. L’amore, il lavoro, l’arte, la famiglia: nulla sembra essere realmente salvifico.

TitoloVilla Dolorosa. Tre compleanni falliti
AutoreRebekka Kricheldorf
AdattamentoRoberto Rustioni
RegiaRoberto Rustioni
LuciPaolo Calafiore
Aiuto regiaAssistente alla regia Gabriele Dino Albanese
InterpretiEva Cambiale, Carolina Cametti, Gabriele Portoghese, Roberto Rustioni, Federica Santoro, Emilia Scarpati Fanetti
Durata120'
ProduzioneFattore K.
Coproduzionein collaborazione con Associazione Olinda Onlus e Cadmo/Le Vie dei Festival
Anno2015
Applausi del pubblicoRipetuti
In scenadal 5 al 13 ottobre al Teatro Vascello - Via G. Carini 78 - Roma