Quello che accade sopra e sotto il palcoscenico del Teatro Ambra Jovinelli di Roma dove ha debuttato, è paragonabile solo a spettacoli visti all’Est End di Londra come “Spamalot”, il musical dei Monty Phyton. Parliamo di “Servo per due” di Richard Bean adattato in italiano da Marit Nissen, Simonetta Solder, Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli, gli ultimi due anche curatori della regia.

Lo spettacolo è un libero, anzi liberissimo adattamento de “Servo di due padroni” di Carlo Goldoni. Rimini, 1936; il nostro moderno Arlecchino (Pierfrancesco Favino) ha perso il lavoro e si ritrova depresso, senza soldi e senza poter mangiare. Ossessionato dal cibo, è disperato e comincia a cercare un impiego; dopo vari tentativi accetta di lavorare contemporaneamente alle dipendenze di due diversi padroni, potendo così raddoppiare il salario e i pasti.

Uno è Rocco, un piccolo malvivente del Nord, ora a Rimini per riscuotere una notevole somma, dopo aver concluso un affare con Bartolo, padre della fidanzata Clarice; l’altro è Lodovico, anch’egli noto malfattore. Essere al servizio di due padroni, significherà per Pippo avere anche un doppio carico di lavoro: ricordare quali ordini e da chi gli vengono impartiti. I due sono acerrimi nemici, quindi Pippo deve evitare che i padroni s’incontrino, al fine di scongiurare che ognuno di loro capisca che sta lavorando anche per l’altro. Di più non diremmo per non rovinare le numerose sorprese che lo spettacolo riserva agli ignari spettatori chiamati a partecipare, in un continuo rimando palco/platea in parte studiato in parte no.

servo per dueServo per due” si presenta come una commedia comica, con attori che cadono dalle scale, che sbattono le porte, che fanno battute a doppio senso, in un perfetto equilibrio tra commedia visiva e verbale in cui la musica riempie uno spazio se non importante, fondamentale grazie all’orchestra spettacolo “Musica da Ripostiglio”, composta da quattro elementi che hanno curato anche gli arrangiamenti delle più note canzoni dell’epoca da “Baciami piccina” a “Pippo non lo sa” fino a “Ho un sassolino nella scarpa” e tante altre che aprono i due atti.

Le sorprese rivelabili senza rovinare l’effetto finale sono due: in primis Piefrancesco Favino, semplicemente strepitoso. A teatro non solo conferma di essere uno dei migliori attori italiani (impiegato sempre più spesso in produzioni internazionali) ma dimostra una leggerezza, una proprietà nel canto e nel ballo, nonché una familiarità nell’improvvisazione che lascia letteralmente a bocca aperta.

La seconda sorpresa è rappresentata dalla Compagnia Danny Rose, una selezione di attori che per ottenere la parte si sono sottoposti a laboratori di acrobatica condotto da Massimiliano Dezi, docente con esperienza trentennale specializzato nell’insegnamento per attori, danzatori ed atleti; l’utilizzo della maschera con il Maestro Fabio Mangolini, pluripremiato e con esperienze di livello internazionale; il clown nella commedia dell’arte con Leris Colombaioni, ultimo discendente di una delle più antiche famiglie italiane di tradizione clownesca; canto corale a cura del Maestro Gabriele Foschi. Nei mesi di giugno e luglio, presso la sala prove Fonderie del ‘900 di Roma, si sono svolti i laboratori di movimenti e gesti coreografici con Fabrizio Angelini; analisi del testo a cura di Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli.

Un training che porta sul palco un gruppo di 21 attori (che si alterneranno durante la lunga tournée nei 13 ruoli previsti) eccezionali che rappresentano tra canzoni, danze, numeri comici che pescano nella tradizione della slapstick comedy, il vero punto di forza di uno spettacolo che perdere sarebbe un vero delitto. Bravi!

TitoloServo per due
AutoreRichard Bean
AdattamentoMarit Nissen, Simonetta Solder, Pierfrancesco Favino e Paolo Sassanelli
RegiaPierfrancesco Favino, Paolo Sassanelli
Musiche Musica da Ripostiglio
SceneLuigi Ferrigno
CostumiAlessandro Lai
CoreografieFabrizio Angelini
LuciCesare Accetta
InterpretiBruno Armando, Gianluca Bazzoli, Ugo Dighero, Pierfrancesco Favino, Anna Ferzetti, Giampiero Judica,
Marit Nissen, Pietro Ragusa, Diego Ribon, Eleonora Russo, Fabrizia Sacchi, Luciano Scarpa, Roberto Zibetti, Haydée Borelli, Claudio Castrogiovanni, Pierluigi Cicchetti, Stefano Pesce, Marina Remi, Diego Ribon, Chiara Tomarelli, Thomas Trabacchi, Valentina Valsania
Durata130'
ProduzioneTeatro La Pergola di Firenze
Anno2013
Generecommedia
Applausi del pubblicoA scena aperta
CompagniaCompagnia Gli Ipocriti, REP Gruppo Danny Rose,
In scenafino al 13 marzo 2016, Teatro Ambra Jovinelli, Roma