Uno spettacolo non convenzionale, fatto di suggestioni e continui cambi di prospettiva, in cui lo spettatore si trova catapultato in una dimensione ibrida, tra reale e irreale.

Già presentato al Roma Fringe Festival 2014, “Non per vantarmi, ma avevo capito tutto…”, scritto da Massimo Mirani e Daria Veronese (l’uno attore sulla scena, l’altra impegnata anche alla regia), rappresenta il percorso di vita cangiante e tormentato di Pierpaolo Pasolini, compiuto dall’autore a ritroso e in prima persona. Un viaggio fatto di ricordi, poesie, emozioni, che si sofferma su alcuni aspetti importanti della sua vita come i rapporti familiari, la morte del fratello, la relazione con la madre e il padre, la sessualità, la politica, il cinema e la morte.

Un percorso che parte dall’episodio più cruento e significativo della storia di questo intellettuale, la  stessa morte, per ritornare indietro nel tempo e ripercorrere un’intera esistenza, scandita da personaggi, voci, dialetti, musiche che si rincorrono e chiariscono cosa Pasolini e le sue opere abbiano rappresentato per chi le viveva. E ciò senza cadere in un conformismo benpensante che tace la difficoltà e la crudità dei temi trattati, visti invece anche dalla parte di un pubblico che reagì spesso con durezza di fronte ad argomenti scomodi e fuori dall’ordinario. Una narrazione a più voci, di cui si fa interprete e unico mediatore Mirani nei panni di un Pasolini canuto, per cui il tempo sembra nonostante tutto passato, che a quasi quarant’anni dalla scomparsa ce lo fa ricordare con l’aiuto di video storici e musiche originali di Aurelio Rizzuti; accanto a luci stroboscopiche e dai colori accesi, che rinforzano l’allestimento scarno ed essenziale finalizzato ad assecondare i numerosi cambi del racconto.

La recitazione toccante e sentita dell’attore compensa la discontinuità della scelta registica, che nel complesso si dimostra avere delle intuizioni interessanti nel mescolare gli strumenti di cui si serve.

TitoloNon per vantarmi, ma avevo capito tutto...
AutoreMassimo Mirani e Daria Veronese
RegiaDaria Veronese
Musiche(originali) Aurelio Rizzuti
SuonoMassimo Sugoni
LuciMassimo Sugoni
InterpretiMassimo Mirani
Durata60'
ProduzioneCAPSA Service
Anno2014
GenereMonologo
Light e stage designMassimo Sugoni
Applausi del pubblicoTimidi
In scenadal 18 al 21 dicembre 2014 al Teatro Studio Uno