Sono i gesti, non le parole, a scandire la domenica in famiglia. Si comincia con i calci sotto alle lenzuola, che denunciano irrequietezza alla «Che barba, che noia» di mondainiana memoria. Si prosegue con i rituali della giornata di festa: la colazione e la vestizione, l’automobile e la messa, la foto di famiglia, il pranzo con le pastarelle, l’ipnosi davanti alla tv. La mamma e il papà, la figlia, la nonna e il cane.
“Family day” descrive con ironia e leggerezza l’italica famiglia-tipo nei suoi cliché e nelle abitudini, ipocrisie e storture; le inevitabili rivalità tra suocera e nuora, gli scheletri nell’armadio, le complicità e le inquietudini. Il regista Nicola Alberto Orofino lo racconta senza ricorrere a dialoghi né a monologhi, ma attraverso una sapiente orchestrazione dei gesti e della mimica degli interpreti: ogni movimento è ritmato e coreografato, in una simpatica alternanza di rumori, melodie d’antan e musiche contemporanee. Non servono molte parole quando c’è un’idea e attori capaci di sostenerla, ognuno perfetto per il ruolo.
Uno spettacolo delizioso e divertente, che ha il sapore vintage dei migliori sketch del cinema muto. Se il riferimento alla “Domenica in” della Carrà rimanda agli anni ’80, “Family day” ritrae una famiglia senza tempo, in cui ogni spettatore può ritrovare qualcosa di sé. E poi, si sa: in definitiva, un po’ come nella famiglia Griffin, il più saggio è sempre il cane.
Titolo | Family day. Dio benedisse il settimo giorno e lo consacrò |
Regia | Nicola Alberto Orofino |
Scene | Vincenzo La Mendola |
Costumi | Vincenzo La Mendola |
Interpreti | Alessandra Barbagallo, Francesco Bernava, Egle Doria, Alice Ferlito, Stefania Micale |
Durata | 50' |
Produzione | XXI in scena – Etna ‘ngeniousa |
Progetto grafico | Salvo La Piana |
Genere | commedia |
Applausi del pubblico | Scroscianti |
Compagnia | Compagnia XXI in scena |
In scena | Roma Fringe Festival - 16 giugno h. 20,30 – 17 giugno h. 22,00 – 19 giugno h. 23,30 – Palco A - Parco Adriano, giardini di Castel Sant'Angelo, Roma |
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