The Lesson – Scuola di vita

A volte la vita ci obbliga a mettere in discussione tutto ciò in cui crediamo. E’ quanto accade a Nadia, insegnante di inglese in un piccolo paese della provincia bulgara, decisa ad insegnare ai suoi studenti onestà e rigore morale. Ma le vicissitudini della vita quotidiana porteranno la stessa Nadia a fare i conti con il suo rigore, costringendola a ribaltare completamente il suo punto di vista, rendendo meno sfumati i confini tra giusto ed ingiusto, necessità ed opportunità.

Ispirato a vite reali ma non biografiche The Lesson è il primo capitolo di una trilogia dedicata alal ribellione di persone semplici contro il cinismo, l’opportunismo cinico e crudele che governa il mondo in cui viviamo. La coppia di registi al loro debutto nel lungometraggio Kristina Grozeva e Petar Valchanov, hanno optato per uno stile asciutto, scevro di tecnicismi che potessero imporre il punto di vista della macchina da presa sulla storia. Adottano invece uno stile contemplativo, attento ai dettagli ed alle azioni dei protagonisti, come se lo spettatore fosse uno dei personaggi di contorno (persone reali presi dalla strada che si sono amalgamate magnificamente con gli attori professionisti della pellicola) trovatisi ad interagire con i protagonisti della vicenda.

Non vi è dubbio che l’interpretazione di Margita Gosheva, capace di trasmettere una risoluta diginità ed educazione al suo personaggio anche nelle situazioni pù drammatiche, è difficile da dimenticare e rappresenta il perno intorno al quale si muove l’intera pellicola. I silenzi, la sua forza espressiva emerge con vigore e chiarezza d’intenti, senza dover forzare una recitazione naturalistica fatta di toni e semitoni.

Dialoghi sobri ed essenziali, coronano una una storia “morale” lontana da ogni pedanteria, costruita attraverso una drammaturgia fatta di giochi ad incastro spietati e crudeli, che accompagnano personaggi complessi e rigorosi all’interno di un percorso di cambiamento e confronto con una realtà impietosa.