Nel 2029, John Connor, capo della resistenza umana, conduce la guerra contro le macchine. All’offensiva di Los Angeles, i timori di John sul futuro sconosciuto cominciano a emergere quando l’uomo viene informato dalla sua unità, la Tech-Com, che Skynet attaccherà da due fronti, passato e futuro, cambiando la guerra per sempre.
Per poter vincere la guerra contro Skynet, Connor manda il suo fido luogotenente Kyle Reese indietro nel tempo per salvare la vita di sua madre e garantire la propria esistenza. Tuttavia, Kyle scopre che il passato originale è cambiato. In questa linea temporale, un Terminator era stato inviato indietro nel tempo per uccidere Sarah Connor da bambina, e così la resistenza aveva inviato un proprio cyborg indietro nel tempo per proteggerla. Dopo che il Terminator aveva ucciso i suoi genitori, il T-800 riprogrammato l’aveva cresciuta e addestrata ad affrontare il suo destino, che lei cerca di rifiutare categoricamente.
Ora, di fronte a una nuova missione, Kyle, Sarah e il vecchio alleato Terminator devono sfuggire al T-800, al più avanzato T-1000 e a un nuovo e terribile nemico: lo stesso John Connor, che è stato trasformato in un ibrido umano-cyborg nanotecnologico, il T-3000, tutti inviati da Skynet per ucciderli. Con John Connor compromesso, devono trovare un modo per impedire il Giorno del Giudizio
“Vecchio, ma non obsoleto” è l’iconica battuta del T800 interpretato da un attempato Arnold Schwarzenegger, al suo rientro nel ruolo che lo impose definitivamente all’attenzione internazionale nell’ormai lontano 1984. Nel film culto di Cameron, Schwarzy si esprimeva al meglio delle sue possibilità di allora, esibendo la ferrea muscolarità del suo fisico da body builder e immobilizzando la mascella nella più assoluta impassibilità; in ciò, restituendo alla perfezione l’effetto da Golem distruttore implicato dalla sceneggiatura originale. Da quei tempi sono passati tanti anni, e la saga si è arricchita di altri tre film prima del lancio di questo spiazzante re-boot; con una evoluzione non solo tecnica e tecnologica, con il 3-D e il putiferio di Computer Graphics che hanno sostituito il primitivo “passo uno” del primo film, ma soprattutto di ruolo per Schwarzenegger, che ha imboccato una strada professionale fatta di ruoli essenzialmente positivi e aperti all’ironia, fin dal ruolo di rottura di “Gemelli” di Ivan Reitman. Qui, dopo un inizio che sembra un semplice remake del primo film, Arnold interpreta un elemento narrativo nuovo; un terminator programmato per proteggere Sarah Connor fin da bambina, e che ha di fatto svolto un ruolo paterno nei suoi confronti fin da quando Sarah perse i suoi genitori nell’attacco di un perfido e subdolo T1000. Il Terminator, oltre alla fedeltà ai suoi scopi programmatici, nel tempo ha sviluppato una sorta di affettuosa coscienza, finendo per assomigliare ai replicanti di Blade Runner, non-uomini assetati di vita; qui, lo scopo di protezione e cura “parentale” viene espletato dal T800 con slanci di quasi-emotività che contrastano con la freddezza di John Connor (il capo della resistenza umana del futuro) e soprattutto con l’eterea inconsistenza del grande nemico, Skynet, di fatto un Avatar della grande rete informatica dotata di (malvagia) coscienza. Tra questi personaggi riassemblati e riallineati moralmente nel nuovo filone narrativo si snoda una vicenda già vista e sperimentata (fermare il futuro nefasto prima che accada) con il consueto apparato di inseguimenti, esplosioni, sparatorie, mutazioni, distruzioni, il tutto con la potenza esplosiva garantita dalle nuove tecniche (guardatevi le mani – spada del T1000 in 3-D, e vediamo chi non balza sula poltrona…), ma con la rassicurante presenza di “papà” Arnold che tira le fila facendo giocare i giovani attori che interpretano gli altri personaggi. Tra questi, da segnalare il Jason Clarke che dà vita all’ambiguo John Connor tentato da Skynet, con un volto interessante e mutevole anche sotto le cicatrici del guerriero intemerato.
Film da vedere, ma attenzione; i miti non si toccano, e per i vecchi (ma non obsoleti) spettatori, Sarah Connor rimarrà sempre una camerierina travolta da un destino grande e oscuro, e il T800 una minaccia forte e comprensibile come il giovane Arnold.
Titolo originale | id. |
Regia | Alan Taylor |
Sceneggiatura | Laeta Kalogridis, Patrick Lussier |
Fotografia | Kramer Morgenthau |
Montaggio | Roger Barton |
Scenografia | Neil Spisak |
Costumi | Susan Matheson |
Musica | Lorne Balfe |
Cast | Arnold Schwarzenegger, Emilia Clarke, Jai Courtney, Jason Clarke, J.K. Simmons, Lee Byung-hun, Hayo Okeniyi, Matt Smith, Sandrine Holt, Gregory Alan Williams, Courtney B. Vance, Michael Gladis, Douglas Smith |
Produzione | Paramount Pictures, Skydance Productions |
Anno | 2015 |
Nazione | Stati Uniti |
Genere | Fantascienza |
Durata | 126' |
Distribuzione | Universal Pictures |
Uscita | 09 Luglio 2015 |
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