Una terra abbandonata in cui l’unico vizio è la speranza. Retorica e vittimismo si fondono sin dal titolo in un legame indissolubile. Il film è la storia della creatività ambientata nelle terre martoriate di Castel Volturno. Abbiamo tutto, ma proprio tutto: La Madonna, San Giuseppe, Erode (al femminile), la capanna e il bambinello. L’asino e il bue non ci sono, ma vengono compensati abbondantemente da un cavallo nero che alla fine del film corre a rallentatore sul bagnasciuga.
Belle inquadrature, paesaggi lancinanti ma magnifici, diventano volgari nell’intento ricattatorio di contrapporre la purezza dei diseredati alla violenza del sistema. Ingenuo e estetizzante “Il vizio della speranza” sfrutta ancora una volta il territorio della Domiziana, vera e propria Hollywood campana dove la devastazione del paesaggio e le condizioni inumane, permettono di poter continuare il saccheggio intellettuale della zona, girando altri film e proseguendo all’infinito con le inchieste di genere.
Titolo italiano | Il vizio della speranza |
Titolo originale | id |
Regia | Edoardo De Angelis |
Sceneggiatura | Edoardo De Angelis, Umberto Contarello |
Fotografia | Ferran Paredes Rubio |
Montaggio | Chiara Griziotti |
Scenografia | Carmine Guarino |
Costumi | Massimo Cantini Parrini |
Musica | Enzo Avitabile |
Cast | Pina Turco, Massimiliano Rossi, Marina Confalone, Cristina Donadio, Odette Gomis, Juliet Esey Joseph, Maria Angela Robustelli, Jane Bobkova, Yvonne Zidiouemba, Marcello Romolo, Demi Licata, Nancy Colarusso, Imma Mauriello |
Produzione | Tramp Ltd., O' Groove in collaborazione con Medusa Film |
Anno | 2018 |
Nazione | Italia |
Genere | Drammatico |
Durata | 90' |
Distribuzione | Medusa Film |
Uscita | 22 Novembre 2018 |
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