«Com’era il film?». Non è facile rispondere obiettivamente a questa semplice domanda. La visione di un’opera cinematografica da parte del singolo spettatore è influenzata da 5 fattori:
1. Lo stato d’animo (se ti ha lasciato la fidanzata e vedi Bergman ti suicidi, se ti ti sei fatto una canna e guardi “Star Wars” godi).
2. Il profilo culturale (se hai la terza media e ti propinano Sokurov esci dal cinema e fai una strage, stesso risultato se hai più della terza media e ti sorbisci Zalone).
3. L’età (va da sé, a cinque anni stravedi per Cenerentola, a trenta te la vorresti fare).
4. Il carattere (Sei un nevrotico? Odi Wes Anderson; Sei un sognatore? Ami Spielberg; Sei un depresso? Ti trovi a piangere guardando Fast and Furious)
5. La condizione fisica: se hai l’influenza niente gialli (tosse e starnuti fanno perdere il filo della trama), se hai mal di testa sono vietati i film d’autore; se hai la prostata mai pellicole superiori ai 90 minuti.
Ah, dimenticavo, c’è un altro fattore, il sesto: il film.
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