«Illudere, sempre illudere. Sventare le strategie banali con le strategie fatali». La Compagnia MusellaMazzarelli cita il filosofo francese Baudrillard e lo intarsia con Shakespeare; costruisce una commedia in sei quadri come una matrioska metateatrale, articolata su tre diversi piani di tempo e di realtà. Il primo livello introduce l’enigma: la scomparsa di un ragazzino all’interno di un teatro abbandonato. Il secondo livello riporta con un flashback all’origine del mistero: vediamo il ragazzino lavorare come apprendista tuttofare per una compagnia che sta preparando una bislacca versione dell’Otello. Infine, il terzo livello: lo spettacolo che la compagnia sta allestendo e che è ambientato – anch’esso! – in un teatro.

Se sulla carta l’architettura di Strategie fatali può apparire complessa, con 7 attori che interpretano ben 16 ruoli diversi, sul palco la commedia risulta sorprendentemente fluida e spiritosa. I molteplici ruoli incarnano differenti modi di amare e vivere il teatro, diventando anche pretesto per prendersi in giro. C’è il regista vaporoso e smidollato, che si perde in astrazioni elucubranti: del tutto privo di senso pratico e della minima autorevolezza. Ci sono i mestieranti pragmatici e la bella attricetta giovane e raccomandata, il sedicente “perfomer” con voce profonda da speaker radiofonico, il ragazzino timido che sogna nel teatro l’evasione dalla realtà. Otello è l’attore di successo entusiasta e tontolone che si vuol finalmente cimentare nella pièce impegnata, e trova il suo doppio e opposto in uno Jago pazzoide ed ermetico che parla per pentametri giambici e lampi di genio. Zeppo di trovate improbabili e politicamente scorrette, il dramma messo in scena dalla strampalata compagnia non avrà più nulla a che vedere con il testo shakespeariano: ci sarà, invece, molto dell’Otello nelle dinamiche tra gli attori, nell’insinuarsi sottile di sospetti e gelosie.

La regia di Strategie fatali avrebbe potuto osare di più per la promessa esplosione della quarta parete, ma l’incastro funziona e la commedia è ben interpretata, evitando di cadere nel virtuosismo fine a se stesso o in parodistiche macchiette. Brillano in particolare Marco Foschi e lo stesso Lino Musella. In veste di autori, registi e attori dello spettacolo, Mazzarelli e Musella attuano sulla scena una serie di mosse che non saranno fatali ma nemmeno banali: sono strategie squisitamente teatrali. E non è poco.

TitoloStrategie fatali
AutorePaolo Mazzarelli e Lino Musella
RegiaPaolo Mazzarelli e Lino Musella
MusicheLuca Canciello
CostumiStefania Cempini
InterpretiMarco Foschi, Annibale Pavone, Paolo Mazzarelli, Lino Musella, Laura Graziosi, Astrid Casali, Giulia Salvarani
Durata130'
ProduzioneMarche Teatro in collaborazione con Compagnia MusellaMazzarelli
Anno2015
Applausi del pubblicoRipetuti
In scenaDal 25 gennaio al 5 febbraio 2017 al Teatro India - Lungotevere Gassman - Roma