Dopo Rafael Spregelburg il teatro argentino continua ad accrescere la notorietà in Italia e a livello internazionale proponendo autori e registi che portano in scena la semplicità pop propria del mondo latino. Il primo è stato Luca Ronconi, con i lavori di Spregelburg in un momento in cui reputò di grande interesse la reazione creativa che tanti artisti argentini ebbero di fronte alla crisi economica del 2002. La modalità proposta sia nel contesto cinematografico che il quello teatrale, si basa su una liquidità nella rappresentazione del quotidiano fatto di storie di vita reale in versione pop. E’ proprio questa popolarità a essere originale e interessante perché distante da una tradizione europea ancorata ai miti greci e incapace di rispondere agli stimoli del mondo contemporaneo dopo la crisi.

ph. di A. Le Pera

ph. di A. Le Pera

Con Emilia” Claudio Tolcachir chiama in scena il nucleo familiare, quello che apparentemente sembra trovare forza in se stesso e che invece svela cicatrici e ferite aperte che portano alla scoperta della fragilità dell’essere umano, attraverso la sua natura tragica e disumana. A ricucire il dramma c’è Emilia: la balia di Walter che lo ha cresciuto e amato incondizionatamente sin da bambino. Nel giorno del trasloco nella nuova casa Walter incontra per caso, dopo venti anni, Emilia. L’anziana signora entra così di nuovo, in punta di piedi, nella vita e in famiglia. Ciò che gli occhi di Emilia ora vedono è un uomo egoista che non è stato capace di formare una famiglia sull’amore, bensì sulla gratitudine che sua moglie gli deve per aver salvato lei e il figlio da una vita di stenti. Quel bambino è diventato un uomo incapace di guardare lo stato confusionario in cui versa la moglie e quello disturbato del figlio, finché non sarà il mondo esterno a costringerlo ad aprire gli occhi. Per Emilia quell’uomo egoista rimane però sempre il bambino buono che ha cresciuto, e l’amore incondizionato continua a proteggerlo dal mondo esterno.

Ben rende l’idea della vita precaria l’allestimento scenico fatto di scatoloni e cenci dismessi. La commovente interpretazione di Emilia di Giulia Lazzarini rende l’atmosfera scenica intrisa di un’aria familiare, vicina al vissuto delle nostre nonne. Il registro interpretativo degli altri attori tuttavia appare essere distante da quello equilibrato di Lazzarini e spesso monotono. Di Tolcachir rimane in mente l’umanità e la verità della storia di Emilia: una vita che rispecchia quella di molti.

TitoloEmilia
AutoreClaudio Tolcachir
Adattamentotraduzione Cecilia Ligorio
RegiaClaudio Tolcachir
ScenePaola Castrignanò
CostumiGianluca Sbicca
LuciLuigi Biondi
Aiuto regiaCecilia Ligorio
InterpretiGiulia Lazzarini, Sergio Romano, Pia Lanciotti, Josafat Vagni, Paolo Mazzarelli
Durata105'
ProduzioneTeatro di Roma
Anno2014
Generetragicommedia
Applausi del pubblicoRipetuti
In scenaTeatro di Roma Teatro Argentina, 26 marzo- 23 aprile 2017