Se muori senza lasciare nulla di incompiuto, vuol dire che non hai vissuto veramente. Le statistiche dicono che in Italia ogni anno muore l’1% della popolazione. E allora anche fra di noi, seduti comodamente a goderci lo spettacolo, ci dev’essere qualcuno che passerà a miglior vita entro i prossimi dodici mesi. Pensiamo sempre che la morte riguardi qualcun altro: ma quando toccherà a noi, la Fredda Signora ci coglierà di sorpresa oppure la sentiremo arrivare? Quante azioni incompiute lasceremo? In fondo, ci sono tanti modi per andarsene. Ci sono le dipartite eleganti, di classe e i decessi disonorevoli e imbarazzanti. C’è la morte nobile ed esemplare e quella strumentalizzata per impietosire.

L’incipit di “Corso involontario per l’uso di evidenti debolezze” cattura con l’humour nero, suscita nel pubblico riti scaramantici, scherza sulle paure e le ipocrisie del mondo Occidentale con divertente cinismo e ritmo incalzante. Lorenzo Gioielli e Andrea Lolli, entrambi bravi e brillanti, si contendono la scena. Il primo, che è anche autore del testo, è sul palco, copione alla mano, nel ruolo di presentatore, maestro di cerimonie, quasi impresario di pompe funebri; il secondo è una presenza che aleggia, il “grande mago” defunto che pare non avere alcuna intenzione di abbandonare le scene. 

La commedia, pur rimanendo piacevole e ben recitata, nel prosieguo perde il filo: il focus iniziale viene messo da parte, a favore di una risoluzione sbrigativa. Si innesca allora un gioco meta-teatrale con storie che si intrecciano sul palco nero. Avvicinandosi e allontanandosi sulle sedie, alcuni bizzarri e colorati personaggi si trovano ad affrontare i propri mostri personali, vicende irrisolte, fragilità e insicurezze da cui sono afflitti e che tentano invano di mascherare: la dipendenza, l’inettitudine, la noia e la follia, l’amore e il senso di colpa… Su tutto la Morte: l’ospite annunciato della serata forse non corrisponderà a ciò che ci aspettiamo.

TitoloCorso involontario per l’uso di evidenti debolezze
AutoreLorenzo Gioielli
RegiaVirginia Franchi
SceneMascia Debracenko
CostumiGiuditta Londino
LuciPaolo Meglio
Aiuto regiaValeria Spada
InterpretiValentina Cretella, Elisa Di Eusanio, Lorenzo Gioielli, Andrea Lolli, Marzia Meddi, Marco Morana, Valeria Spada, Arcangelo Zagari
Durata75'
ProduzioneLISA
OrganizzazioneLISA
Anno2015
Generecommedia
Applausi del pubblicoRipetuti
In scenaAl Teatro Brancaccino - Via Merulana 244, Roma 14 | 24 maggio 2015