Come ne venimmo fuori” è un interessante ed esilarante monologo scritto e interpretato da Sabina Guzzanti. La poliedrica artista, in due ore di spettacolo che scorrono mantenendo alta l’attenzione, disegna un quadro triste e spietato dell’attuale situazione socio-economica italiana, all’interno del contesto europeo di crisi. Lo stile non può che essere quello brillante e intelligente cui ci ha abituati l’autrice e attrice, che non manca di esibire sul palcoscenico anche le sue doti di imitatrice comica.

L’escamotage che viene utilizzato per raccontare cosa è successo negli anni tra il 1980 e il 2041 (il cosiddetto “Secolo di merda”), è di ambientare lo spettacolo in un futuro lontano dove vige la pace e dove i valori umani sono al primo posto: potere, denaro e consumismo sono stati messi alla porta ormai da tempo e nessuno degli abitanti del nuovo mondo ne è più ossessionato.

SabnaQf2, la portavoce del futuro dai capelli blu, alter ego di Sabina Guzzanti in stile Blade Runner, per le celebrazioni per la fine del secolo di merda, è chiamata ad aprire i festeggiamenti con un discorso commemorativo che rievoca gli eventi storici e le scelte politiche ed economiche del passato. Il fil rouge è il pensiero liberale e le catastrofiche conseguenze socio-economiche che derivarono dalla sua applicazione negli Stati europei, primo fra tutti quello italiano. Il Liberalismo, come movimento di pensiero e di azione politica, viene ripercorso dal momento della sua nascita, nel periodo rinascimentale, fino all’inizio degli anni ’80 quando in Europa la britannica “lady di ferro” Margaret Thatcher diede l’avvio al periodo neo-liberista, ancora in corso.

L’umanità del futuro guarda inorridita ai propri antenati tra i quali spiccano, per opportunismo e ignoranza, vari rappresentanti politici. La Guzzanti non si risparmia nelle imitazioni passando da Giorgia Meloni a Emma Marcegaglia senza dimenticare il suo cavallo di battaglia, Silvio Berlusconi, presentato come sorridente affabulatore e ripugnante mafioso, in un gioco trasformista degno di una brava commediante d’arte. E ancora, la comica passa dallo scherno all’invettiva sferzante mettendo in ridicolo concezioni, modi di vita e atteggiamenti comuni a tutti gli italiani. Non vengono dimenticati i social media e l’uso superficiale e ossessivo a fine narcisistico che ne fanno in molti, la mancanza di cultura e la frustrazione tipica che ne deriva. La satira della Guzzanti divide gli spettatori: o la si ama o la si odia. In ogni caso l’acutezza del pensiero satirico abbinati al talento artistico producono un ottimo risultato anche sul palcoscenico, oltre che in televisione.

TitoloCome ne venimmo fuori
AutoreSabina Guzzanti
Regia Giorgio Gallione
MusichePaolo Silvestri
SceneGuido Fiorato
InterpretiSabina Guzzanti
Durata120'
ProduzioneSecolo Superbo e Sciocco srl in collaborazione con Fondazione Sipario Toscana onlus / La Città del Teatro
Anno2015
GenereSatira
Applausi del pubblicoScroscianti
In scenadal 13 al 18 dicembre al Teatro Vittoria - Roma