La nuova collana OILÀ, curata da Chiara Alessi per Electa presenta le storie di protagoniste del Novecento, figure femminili che nel panorama ‘creativo’ italiano e internazionale (dal design alla moda, dall’architettura alla musica, dall’illustrazione alla grafica, dalla fotografia alla letteratura) si sono distinte in rapporto a discipline e mestieri ritenuti da sempre appannaggio dell’universo maschile. Il progetto grafico è a cura dello Studio Sonnoli
I primi tre titoli che escono in contemporanea l’8 marzo sono dedicati a Elsa Schiaparelli, Lisetta Carmi e Vanessa Bell: tre ‘progettiste’, tre caratteri, tre storie, tre maniere singolari, ciascuna diversa, che hanno trasformato il modo di intendere l’arte e il design, la fotografia e la moda e hanno contribuito all’emancipazione sociale e artistica femminile. Storie che si svolgono attraversando guerre, sfollamenti, rivoluzioni sociali e che si fanno spazio in un mondo e in un mestiere che non era considerato adatto alle donne.
I libri, pensati per essere letti ad alta voce dall’inizio alla fine in quarantacinque minuti -un viaggio breve-, sono racconti di persone condotti attraverso una lente speciale sulle loro biografie, i lavori, i fatti privati e i risultati pubblici. Di piccolo formato, con una foliazione fissa e con copertine dedicate per ogni singolo titolo, i testi sono stati affidati a studiosi, esperti, scrittori o professionisti. Ciascuno prende avvio da una vicenda o un aneddoto che incrocia la vita con la professione di queste donne, scavando nelle storie dell’infanzia, delle relazioni familiari o sentimentali, ricercando nei carteggi e nei diari conservati negli archivi, o tra i progetti inediti e sconosciuti, talvolta per liberare queste donne dalle narrazioni che le vogliono solo figlie, mogli o sorelle (come Vanessa per Virginia Woolf). Nasce così una serie di letture monografiche da collezionare, nella forma di quaderni delle vicende personali delle protagoniste.
Il giocoso titolo della collana, OILÀ, riprende una celebre strofa della canzone popolare socialista La lega, poi entrata nel repertorio delle mondine. “Sebben che siamo donne paura non abbiamo, abbiamo delle belle e buone lingue e ben ci difendiamo. A oilì oilì oilà e la lega la crescerà”. Ma OILÀ è anche un modo di salutare qualcuno che non ci si aspettava, il suono che esprime una sorpresa. Questa collana è un’esclamazione alle donne e al loro lavoro.
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