Teatro come alternativa alla droga. A Villa Maraini-CRI con l’attore Antonello De Rosa

Un corso di teatro fuori dagli schemi rivolto a persone in cura per dipendenza patologica. Il peculiare metodo d’insegnamento è stato ideato e collaudato da alcuni anni dall’attore Antonello De Rosa, tenendo conto delle caratteristiche e necessità di categorie di utenti cosiddetti “difficili” come quelle in cura per dipendenza patologica a cui l’attore, di origini salernitane, ha scelto di dedicare un’area dei suoi corsi di recitazione. Una trentina gli utenti del centro antidroga romano Villa Maranini-CRI, coinvolti nel nuovo corso di recitazione partito in sordina a fine aprile, con cadenza settimanale. L’esperimento che si è rivelato, fin dai primi incontri, un successo inaspettato, prevederà anche una lezione aperta il 10 Giugno, che darà inizio agli eventi dedicati alla Giornata Mondiale contro la Droga del 26 Giugno.

«Collateralmente al mio lavoro di attore ed insegnante di recitazione che svolgo da anni” – spiega De Rosa ”lavoro con persone apparentemente difficili. Ho spesso collaborato a progetti di carattere sociale per utenti con fragilità. Nel tempo ho immaginato un metodo di formazione che potesse coinvolgere anche i detenuti. Ho pensato, così, di condividere con Emilio Sturla Furnò, manager di comunicazione e caro amico, il progetto in considerazione del suo impegno in qualità di volontario di Croce Rossa Italiana. Emilio mi ha suggerito di proporre il progetto a Villa Maraini, dedicandolo agli utilizzatori di sostanze. Grazie al fondatore di Villa Maraini Massimo Barra ed a tutto lo Staff della struttura, sono iniziate, così, le prime lezioni. Il corso, come spiegato fin dal primo incontro, può essere occasione non solo di pensare ad una carriera da attore, ma, soprattutto, di tirare fuori il sommerso che ognuno di noi ha e che gli altri ci impediscono di manifestare». 

Contrariamente a quanto è nell’immaginario collettivo, anche in un centro antidroga come Villa Maraini-CRI, si può introdurre una forma di teatro che possa coinvolgere anche persone, normalmente ed apparentemente, poco interessate a corsi di arte terapia. Fino al 10 giugno – ogni venerdì – le lezioni di recitazione ad hoc si susseguiranno regolarmente: «Sinceramente non credevo di avere queste capacità e nemmeno mi andava molto di tirarle fuori, ma il lavoro fatto mi ha permesso di far uscire parecchie cose che soffocavo” dice Chiara 32 anni in cura da 7 mesi a Villa Maraini-CRI e gli fa eco Giancarlo 35 anni in cura da 4 mesi: “E chi ci aveva mai pensato di recitare! Cioè in realtà per nascondere la propria dipendenza patologica si deve recitare  e di molto! Alla fine però non ci sono gli applausi, ma solo sofferenza…».

«Qui a Villa Maraini-CRI da oltre quarant’anni cerchiamo le alternative alla droga” – sottolinea Massimo Barra – “Il teatro può rivelarsi una di quelle. Quando ci è stato proposto questo progetto, abbiamo accettato coinvolgendo più servizi dei dodici che offriamo ai tossicodipendenti.” Che aggiunge: “Lo dico sempre che Villa Maraini è aperta a tutti, non solo a chi si deve curare, ma anche a chi vuole aiutare. Quindi spero che questo progetto abbia un seguito, con una versione invernale che parta da settembre».