Debole, debolissimo, quasi inconsistente.
E’ la nuova creatura della Blumhouse Production, specializzata in horror a bassissimo costo (questo è stato girato in poco meno di due settimane), di cui avevamo da poco apprezzato il recentissimo L’uomo invisibile.
La trama è basica e neanche originale: un gruppo di 12 estranei si risvegliano in una località sconosciuta, senza sapere il perché ed il per come, ritrovandosi in pochi istanti ad essere i protagonisti di una “battuta di caccia” nello scomodo ruolo di prede.

Gli autori (tra cui Damon Lindelof, uno dei papà della storica serie tv Lost, di cui riecheggiano temi lontani) non vanno troppo sul sottile e dopo aver eliminato almeno un paio di personaggi che alcuni spettatori avrebbero potuto facilmente battezzare come possibili protagonisti e sparato dialoghi dozzinali che sembrano presi a prestito da un qualunque film di Chuck Norris, catapultano lo spettatore nel cuore del film, dopo appena 20 minuti di orologio.
Assistiamo per una cinquantina di minuti ad una serie di scappa e uccidi dove le teste esplodono, gli schizzi di sangue inondano scenografie e cineprese, con prede che si trasformano in cacciatori e cacciatori ridotti a prede sin troppo facilmente eliminabili. Il tutto per portare la storia al suo telefonatissimo epilogo, che però è anche la cosa meglio riuscita e più divertente del film.
Lo scontro finale tra la bionda, trasformatasi da preda in Rambo nel giro di un soffio di vento, e la tenace mora, una ritrovata Hillary Swank a capo della banda di cacciatori, è spassosissimo tra i colpi che si infliggono vicendevolmente e l’umorismo con il quale si confrontano, in un duello straniante che sembra stato scritto da Quentin Tarantino.

Il sottotesto politico strisciante – il riferimento dei cacciatori dell’élite alle loro prede come “spregevoli” è un’allusione ad una frase (“il gruppo degli spregevoli”) usata da Hillary Clinton durante la campagna per l’elezioni presidenziali negli Stati Uniti d’America del 2016 per riferirsi ai sostenitori dell’allora candidato presidenziale, Donald Trump – pare un puro pretesto per vestire a festa un prodotto destinato direttamente all’home video, cosa che avverrà non per demeriti propri ma causa COVID19.

In una parola: dimenticabilissimo.

Titolo originaleid.
RegiaCraig Zobel
SceneggiaturaNick Cuse, Damon Lindelof
FotografiaDarran Tiernan
MontaggioJane Rizzo
ScenografiaMatthew Munn
MusicaNathan Barr
CastBetty Gilpin, Ike Barinholtz, Emma Roberts, Hilary Swank, Justin Hartley, Glenn Howerton, Amy Madigan, Ethan Suplee, Macon Blair, J. C. MacKenzie, Wayne Duvall, Reed Birney, Sturgill Simpson, Usman Ally
ProduzioneBlumhouse Productions, White Rabbit Productions
Anno2019
NazioneUSA
GenereHorror
Durata90'
DistribuzioneUniversal Pictures
Uscita07 Maggio 2020