OCEANI 3D posterAnche per il week end del primo maggio esce sugli schermi in Italia un film in 3D, tecnica che viene stavolta usata per catapultarci nel mondo sottomarino, a cura del figlio del leggendario Jean Jacques Cousteau.
In Italia la voce narrante è affidata al trio comico Aldo, Giovanni e Giacomo, e il punto di forza comico su cui si innescano le loro battute dipende dall’equivoco iniziale. Mentre sono convinti di essere degli astronauti a bordo di una navicella spaziale che li guida all’esplorazione di un pianeta sconosciuto e affascinante, in realtà sono dentro la pancia di una tartaruga marina.

Attraverso i suoi occhi si ritrovano trasportati a scoprire le mille meraviglie di una natura mai vista prima che come un miracolo si dipana davanti a loro. Come dentro un acquario nuotiamo tra squali, cetacei e meduse dai colori sensazionali e dai comportamenti sorprendenti. A partire dalla barriera corallina, dove fanno rifornimento milioni di pesci, una sorta di supermercato sotto acqua, veniamo a sapere che uno dei disastri ecologici più impressionanti della nostra epoca è la sua dissoluzione. Senza barriera corallina, un intero ecosistema finisce per morire e per portare all’estinzione diverse specie animali. È la prima delle nozioni su cui tra una battuta e l’altra siamo invitati a riflettere. Ridotti a guardare il mondo dal punto di vista della tartaruga marina, ci rendiamo ben presto conto di quanti e quali pericoli e di quante e quali minacce sia sottoposta la nostra sopravvivenza. Il mondo si riduce di conseguenza ad una questione di vita e di morte, in una lotta continua tra predatori e prede, esseri viventi che obbediscono al loro destino e adottano una serie di tecniche sempre più sofisticate per non farsi sopraffare alle dure leggi della natura stessa. Una catena alimentare che non ha inizio e non ha fine e che trova il suo scopo e la sua ragione nella sua stessa esistenza.

oceani 2La bellezza estetica con cui si compie il miracolo della natura, la sua apparenza che assume i colori più fantastici e seduttivi, è in continuo contrasto con la sua crudele necessità. Attraverso un dialogo ritmato e divertente a cura del doppiatore Pino Insegno che ha rimaneggiato l’originale, che prevedeva la voce del premio oscar Marion Cotillard, passa un messaggio non trascurabile per i bambini a cui è indirizzato Oceani 3D. Un messaggio che forse gli adulti troppo presi da inibizioni e sovrastrutture culturali troppo spesso dimenticano. Attraverso quel che all’apparenza possono sembrare innocue e prevedibili battute, agli spettatori vengono poste questioni quasi metafisiche sul scopo della nostra esistenza. Non solo siamo sollecitati sulla questione ecologica, gran parte dei pesci che vediamo filmati durante l’ora e mezza di proiezione sono in via di estinzione per colpa dell’uomo, ma siamo portati a interrogarci sul nostro scopo sulla terra.
Un’opera come questa quindi merita tutta la nostra attenzione e anche se il doppiaggio ogni tanto prende un po’ troppo la mano e rischia di essere invadente, il senso di straniazione provocato dalle immagini è sicuramente efficace e ci spinge a riflettere su quello a cui teniamo di più come esseri umani, il senso della vita.
[matteo cafiero]