Elena (Anna Foglietta) dopo anni di quello che sembrava essere l’amore della sua vita è stata lasciata dal suo ragazzo per un altro uomo e attraversa una fase di stallo sentimentale e sensoriale. Un banale incidente per le vie di una Bari insolitamente tirata a lucido e portatrice di un certo charme le farà conoscere il maturo Ettore (Bruno Wolkowitch) e la diciottenne Adriana (Lorena Cacciatore). Da ciò prenderà origine un insolito ménage à trois che tra canzoni di Tiziano Ferro, sms bollenti e qualche trasgressione farà rinascere Elena e la aiuterà a gettare luce sul proprio futuro.
Tratto da un recente successo letterario della stessa regista (esordiente nel lungometraggio ma già autrice di documentari), questa opera prima risponde anche dall’Italia alla crescente domanda di storie per adulti rivolte ad un pubblico prettamente femminile. Al contrario di altri generi che tendono ad espandere il proprio raggio d’azione (vedi i cartoni animati che strizzano l’occhio ai grandi), le storie erotiche di e per le donne sono un fenomeno crescente al cinema come in libreria: così le confidenze tra amiche, le fantasie piccanti e l’interazione con l’altro sesso presentano un punto di vista che dovrebbe avere in sé una parte di novità (in teoria almeno per gli uomini). Purtroppo però, in questo caso il linguaggio scelto dagli sceneggiatori è quello piatto delle fiction televisive e poggia su di una recitazione lacunosa e spesso sopra le righe.
Il coraggio di voler trattare temi ostici come l’ambiguità sessuale e il cammino verso una maternità non convenzionale non trova il benchè minimo approfondimento a causa di una caratterizzazione dei personaggi sommaria: la teenager isterica, il cinquantenne misterioso con accento francese e il fidanzato mannequin non sono credibili e così estremizzati da generare anche qualche involontaria risata; le esperienze sensuali della protagonista restano assai lontane dalla modernità e dallo scandalo che si propongono e si salvano in parte solo grazie ad una buona dose di ironia da parte degli autori.
In un epoca in cui non esiste più un festival (neppure quello così giovane eppure già così acciaccato di Roma) che non decida di negarsi il piacere di un’esposizione di genitali o di riprese di amplessi al limite dell’hard, per immaginare di suscitare uno scandalo con il sesso via Skype o con allusioni freudiane sull’uso del sigaro serve una gran bella dose d’ottimismo, anche nel Paese di Melissa P.
In un 2012 cinematograficamente illuminato dall’ “Amour” coraggioso, intransigente, assoluto, fuori da ogni schema di Haneke, aggiungere l’aggettivo “imperfetto” al titolo di questo film, coevo eppure così lontano, sembra particolarmente opportuno per evitare qualsiasi tipo di confusione col passare degli anni.
Regia | Francesca Muci |
Sceneggiatura | Gianni Romoli, Francesca Muci |
Fotografia | Vittorio Omodei Zorini |
Montaggio | Alessandro Marinelli |
Scenografia | Massimo Santomarco |
Costumi | Alessandro Lai |
Musica | Manuel De Sica |
Cast | Anna Foglietta, Bruno Wolkowitch, Giulio Berruti, Camilla Filippi |
Produzione | R&C Produzioni, Rai Cinema |
Anno | 2012 |
Nazione | Italia |
Genere | Commedia |
Durata | 92' |
Distribuzione | 01 Distribution |
Uscita | 29 Novembre 2012 |
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