A tre mesi di distanza dall’uscita di Biancaneve (Mirror Mirror) ecco la seconda proposta dell’anno che ha come protagonista, ancora una volta, la centenaria eroina della popolare favola europea.

Biancaneve nasce nel 1812 dalla fantasia dei fratelli Grimm, adottata nel 1937 dalla Walt Disney come primo lungometraggio d’animazione della stessa casa di produzione, Biancaneve si presta negli anni per film muti, parodie, per film comici, commedie e perfino erotici (più di uno) approdando a questa ultima versione in cui nonostante l’età resta sempre la più bella del reame, almeno per lo specchio magico che come sappiamo per Biancaneve ha un debole, ma questa volta la più bella del reame è indubbiamente la strega Charlize Theron; dovrebbe ammetterlo! Bella brava e cattiva, Ravenna la strega malvagia, è costretta per rimanere una superdotata di bellezza a prosciugare le giovani ragazze della loro, peraltro con un procedura inquietante ma molto scenografica, oppure, se vorrà mettersi comoda sul divano certa di non invecchiare per l’eternità, dovrà mangiare l’agognato cuore della nostra Biancaneve. Eccoci dunque arrivati al personaggio chiave, Kristen Steward, che per il suo trascorso cinematografico non poteva non far cadere la fanciulla vittima di Bella Swan, il personaggiobiancaneve cacciatore poster femmina di Twilight che scaturì nella folla dei suoi intrattenibili fan un forte desiderio di vampirismo fino ad allora inimmaginabile. E ad Evan Daugherty, artefice dello script, verrebbe da chiedere se il fatto che anche in questo film ci siano due contendenti, sia puramente casuale. Biancaneve infatti, incline ai forti sentimenti per fama, spartisce affetti sia al cacciatore Eric che al suo amico d’infanzia William perduto di vista dopo una violenta battaglia sorta per volere di Ravenna. Il risveglio di Biancaneve dopo il morso alla mela avvelenata è infatti un contenzioso da sempre irrisolto e ora complicato ulteriormente da Daugherty. Appunto, i Grimm, affidano alla foresta il ruolo di risvegliare Biancaneve, quando un ramo fece inciampare il servitore che trasportava la bara di cristallo così che la mela avvelenata uscisse dalla bocca della fanciulla. Lo script della Walt Disney, molto più romantico, cede all’amore il compito del risveglio affidando le sorti della ragazza al famoso bacio del Principe Azzurro. Ora, invece, Daugherty mischia nuovamente le carte lasciando curiosamente questo onore al Cacciatore, forse perché Bella Swan è abituata così e forse perché buona parte del pubblico, che peraltro spesso non apprezza i cambiamenti, includerà senz’altro gli affezionati fan della Steward.

Gli effetti speciali non sorprendono in innovazione ma piacciono come sono piaciuti quelli di Alice in the Wonderland (dallo stesso produttore) nonostante quest’ultimo vestisse il 3d. Di nuovo la foresta intrisa di arbusti, creature, luci ed ombre sceniche, fiori e piante rampicanti, fatta apposta per scappare svenire e perdersi, dove Alice incontra lo Stregatto e Bianacaneve il Cacciatore. Con gran sorpresa i tradizionalisti si troveranno davanti una Biancaneve armata sino ai denti, lunghe sequenze di battaglia e paesaggi ampi che evocano Il Signore degli Anelli e il suo genere. La fantasia, l’azione e l’eroicità si calano nella cupa atmosfera del regno, eternamente conteso tra il bene ed il male. Poco spazio all’amore e tanta azione lo rendono equilibrato e mai stucchevole, armonizzato dall’elegante bravura di Charlize Theron e dai buoni passi in avanti di Kristen Steward pronta a giustificare in uno scontro finale, corpo a corpo, il suo cachet attualmente il più alto di Hollywood.

Titolo originaleSnow White and the Huntsman
RegiaRupert Sanders
SceneggiaturaEvan Daugherty
FotografiaGreg Fraser
MontaggioConrad Buff, Neil Smith
ScenografiaDominic Watkins
CostumiColleen Atwood
MusicaJames Newton Howard
CastKristen Steward, Chalize Theron, Chris Hemsworth, Sam Claflin, Ian Mcshane, Bob Hoskins, Ray Winstone, Nick Frost
ProduzioneRoth Film
Anno2012
NazioneUSA
GenereFantasy
Durata127'
DistribuzioneUniversal Pictures
Uscita11 Luglio 2012