Ispirato ad una storia realmente accaduta, “A Simple Life” è sicuramente il film che quest’anno più di tutti ha commosso ed emozionato il pubblico della 68° Mostra del Cinema di Venezia.
Rimasta orfana di padre durante l’occupazione giapponese, Chung Chun, chiamata Ah Tao, inizia a prendere servizio, appena adolescente, per la ricca famiglia Leung come “amah” (letteralmente “serva”).
Col tempo, Ah Tao entra nella loro quotidianità vedendo crescere una generazione dopo l’altra. Dopo sessant’anni di devozione, la sola persona di cui prendersi cura è Roger Lee, unico della famiglia rimasto ancora ad Hong Kong, impegnato in città come produttore cinematografico.
La situazione cambia però quando Roger, un giorno, rientrando dal lavoro, trova la donna colpita da un’ictus. Dopo le dovute cure mediche, unico desiderio di Ah Tao è di ritirarsi in un ospizio, senza creare troppi “problemi” o “fastidi” al giovane produttore.
E’ così che Ah Tao incontra la sua nuova famiglia, composta dai vari e strampalati ospiti della casa di cura. Non mancano però le visite del “signorino” Roger che inizia realmente a comprendere quanto sia forte il legame tra lui e la sua vecchia governante, un legame fatto di rispetto, di gratitudine, di affetto vero ed incondizionato, che va oltre anche all’affetto tra una madre ed un figlio.
E’ impossibile rimanere indifferenti alla semplicità della vita condotta da Ah Tao, una vita di devozione, di piccole cose, dove la felicità è in un semplice invito a cena o in una passeggiata nel parco. Magicamente interpretato da Deanie Ip (Coppa Volpi 2011 come migliore attrice), Ah Tao è un personaggio che ti colpisce, ti commuove, quasi irreale in una società materialista come la nostra. Non possiede e non vuole nulla, nemmeno quando le viene offerto in regalo un appartamento per trascorre gli anni della pensione; si sente appagata dalla vita che ha vissuto, come se il destino non potesse darle altro di più, pur non avendo fatto altro che servire ed accudire la ricca famiglia, limitando anche i suoi rapporti interpersonali, senza però mai pentirsene. E’ una serenità la sua che ti lascia disarmato, abituati come siamo alla frenesia e all’insoddisfazione perenne in cui viviamo, dove la tranquillità è per molti un traguardo irraggiungibile.
Titolo originale | Taojie |
Regia | Ann Hui |
Sceneggiatura | Susan Chan, Yan-lam Lee |
Fotografia | Nelson Yu Lik-wai |
Montaggio | Chi-Leung Kwong , Manda Wai |
Musica | Wing-fai Law |
Cast | Andy Lau, Deannie Yip, Anthony Wong, Tsui Hark, Sui-man Chim, Raymond Chow, Paul Chun, So-ying Hui, Sammo Hung Kam-Bo, Elena Kong |
Produzione | Bona International Film Group, Focus Films, Sil-Metropole Organisation |
Anno | 2011 |
Nazione | Cina, Hong Kong |
Genere | Drammatico |
Durata | 117' |
Distribuzione | Tucker Film |
Uscita | 04 Marzo 2012 |
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