Sconnessi

«Quante volte viene toccato lo schermo di un cellulare ogni giorno? 2.600. Sapete quante di queste sono necessarie alla nostra vita? 14». Con questa dichiarazione d’intenti prende il via il film “Sconnessi“, una commedia leggera in cui il capo famiglia Ettore (Fabrizio Bentivoglio) invita la sua famiglia allargata a passare una settimana in un isolato chalet di montagna.

Sconnessi

Qui la connessione internet dopo solo un giorno salterà, causando tensioni, problemi e cambiamenti di rotta. L’unico a non risentire dell’assenza di rete è Ettore, scrittore in carenza di creatività, guru dell’analogico e nemico pubblico della rete, colpevole di aver organizzato la rimpatriata in occasione del suo compleanno. L’intento dell’uomo è quello di far avvicinare i due figli Claudio (Eugenio Franceschini), giocatore di poker on line, e Giulio (Lorenzo Zurzolo), liceale nerd e introverso, alla seconda moglie Margherita (Carolina Crescentini), incinta al settimo mese.

Al gruppo di aggiunge Achille (Ricky Memphis), fratellastro di Margherita appena cacciato di casa dalla moglie e Tea (Giulia Elettra Gorietti), giovane fidanzata di Claudio e devota fan di Ettore. In montagna li attendono la tata ucraina Olga (Antonia Liskova) e la figlia Stella (Benedetta Porcaroli), adolescente dipendente dai social network. La lista degli ospiti indesiderati si conclude con Palmiro (Stefano Fresi), il fratello bipolare di Margherita e Achille, fuggito dalla casa di riposo.

«Connessione e alienazione» la chiama il regista Marazziti nelle note di regia e il film lancia un messaggio di speranza verso il bisogno di contatto umano, mantenendo vivo il senso della commedia, soprattutto nel primo tempo.