Drive Angry - 3D
id.
Regia
Patrick Lussier
Sceneggiatura
Todd Farmer, Patrick Lussier
Fotografia
Brian Pearson
Montaggio
Patrick Lussier
Scenografia
Nathan Amondson
Costumi
Mary E. McLeod
Musica
Michael Wandmacher
Interpreti

Nicolas Cage, Amber Heard, Billy Burke, Charlotte Ross, Christa Campbell, David Morse
Jack McGee, Katy Mixon, Pruitt Taylor Vince, Todd Farmer, William Fichtner

Produzione
Millennium Films, Nu Image Films
Anno
2011
Nazione
USA
Genere
thriller
Durata

100'

Distribuzione
Warner Bros
Uscita
08-04-2011
Giudizio
Media

Ci sono pellicole che per poterle “apprezzare” bisogna sospendere ogni principio di verosimiglianza, logicità e gusto. Pellicole dove la trama è talmente demente da sfiorare la surrealtà, dove i dialoghi sono casuali e conditi da puro non-sense, ed i personaggi sono ombre che si aggirano sullo schermo tra un'esplosione ed un'amputazione, tra schizzi di sangue e pallottole che grazie all'uso del 3D dovrebbero imbrattare e sfiorare l'ignaro spettatore.
In questa categoria di pellicole entra con merito e si conquista una posizione sul podio, Drive Angry di Patrick Lussier, ex montatore di Wes Craven che aveva già dato il meglio di se (?) alla regia di San Valentino di sangue (2009). Qui troviamo Nicholas Cage nei panni di John Milton, con un look uscito dal Con Air del 1997. Costui è evaso nientepocodimenoche dall'Inferno, rubando un'arma letale nientepocodimenoche a Lucifero in persona che inc******** come una bestia ha inviato a dargli la caccia nientepocodimenoche... il suo Commercialista (sigh).
Ma Milton è guidato dal sacro fuoco della vendetta, all'inseguimento da una setta di esaltati satanisti che hanno ucciso la figlia e sono in procinto di sacrificare al Signore degli Inferi nientepocodimenoche la nipotina (Gulp!). Non andiamo oltre il racconto della trama anche perchè non esiste altro. Per 90 minuti una serie di inseguimenti ed avventure colorate di un umorismo evidentemente “infernale” in quanto incomprensibile e condito, tanto per attrarre orde barbariche di teenager in preda ad attacchi di testosterone, dalla bella ed inutile presenza di Amber Heard.
Il resto è noia come cantava Califano, con scene letteralmente “copiate” da altre pellicole come la sequenza in cui Nicholas Cage affronta la banda di cattivoni durante un amplesso con una cameriera. Lui spara e lei gli rimane avvinghiata nuda e godente. Vi ricorda nulla? Un aiutino... Clive Owen... Monica Bellucci.... Shoot 'Em Up – Spara o Muori. Non si spiega come Cage, che assomiglia all'automobilista sempre perennemente inc******** di Gioele Dix, possa aver accettato una pellicola tanto demenziale senza aver la consapevolezza e l'ironia di esserlo, ma forse per convincerlo gli avevano detto che sarebbe stato un film alla John Woo e di conseguenza recita... (?!) Passo. [fabio melandri]