Strappami il cuore
Autore
Chiara Palazzolo
Anno
2006
Editore
Piemme
Pagine
446
Prezzo
17,90

Mirta è tornata. Mirta, la dolce e ingenua ragazzina costretta, suo malgrado, a sopravvivere in un mondo di tenebre che pare non comprendere, non ha smesso di raccontare la sua storia.
L’avevamo lasciata, alla fine di Non mi uccidere – il primo volume della trilogia dei Sopramorti di Chiara Palazzolo – su una macchina, diretta verso l’ignoto. Robin, l’amore della sua vita, colui per cui era tornata, pare scomparso. Al suo posto, nella bara da lei scoperchiata dopo giorni di attesa, solo delle pietre da fiume. Tuttavia, con la fine del primo libro, è arrivata la consapevolezza su cui si basa l’incipit di questo secondo volume: Mirta, ribattezzatasi Luna, non è la sola ad essere tornata. Prima di lei sono tornate altre persone. Ognuna di loro per un motivo diverso, ognuna di loro dopo una morte violenta e una brutta storia. Prima di lei già esistevano i sopramorti e i loro rivali, i benandanti, che tramano per porre fine a tutti i ritorni.
Assistita da Sara, sopramorta dalle mille sfaccettature, in una casa fuori del mondo reale, Mirta/Luna imparerà l’arte del combattimento, della sopravvivenza e le mille regole che i sopramorti devono seguire per essere accettati nella loro stessa comunità. Divisa fra il lacerante amore per Robin, la fame e la continua voglia di ribellarsi, la protagonista sarà costretta a venire a patti con se stessa. Il secondo capitolo della saga di Chiara Palazzolo (Non mi uccidere Strappami il cuoreTi porterò nel sangue) conserva le stesse attraenti caratteristiche del primo volume: godibile, scorrevole, interessante, spietato e mai banale, oltre che un volume importante del genere Horror che in Italia, purtroppo, ha poco pubblico. Il mondo dei sopramorti e le sue dinamiche, le lotte, le regole e i sentimenti dei personaggi sono resi benissimo, rendendo appassionante anche questo seguito.
Trovo consigliabile continuare la trilogia con questo volume, anche se, a volte, la storia pare incagliarsi in se stessa, specie in certi interminabili soliloqui di Mirta/Luna, che rendono difficoltose alcune parti.
Trattandosi comunque di parti relativamente brevi rispetto al libro in generale ne consiglio comunque la lettura, sperando che i lettori riescano a superare anche le parti meno scorrevoli. Essendo poi la seconda parte di una storia divisa in tre, la storia incappa nel tipico difetto dei “capitoli di mezzo”: non ha un vero e proprio inizio, nè una vera e propria fine, resta a sé senza riuscire ad emergere, aggiungendo solo pezzi per un quadro di cui non si ha ancora il disegno completo.
Spero, ad ogni modo, che il lettore voglia continuare a seguire Mirta/Luna durante la sua tenebrosa avventura, restando col fiato sospeso per leggere anche l’ultimo capitolo della storia d’amore più crudele e triste che il panorama letterario italiano abbia visto negli ultimi anni.
[daniela montella]

| Non mi uccidere | Strappami il cuore | Ti porterò nel sangue |

Chiara Palazzolo è nata a Floridia, in provincia di Siracusa, attualmente vive a Roma. Vincitrice del Premio Teramo per la narrativa inedita, ha esordito nel 2000 con il romanzo La casa della festa (Marsilio). È tra le scrittrici scelte da Francesca Pansa per il calendario 2003 "Le fate sapienti".
Ha conosciuto il successo grazie alla trilogia Mirta/Luna con Non mi uccidere, Strappami il cuore e Ti porterò nel sangue.