Viola di mare
id.
Regia
Donatella Maiorca
Sceneggiatura
Mario Cristiani
Fotografia
Roberta Allegrini
Montaggio
Marco Spoletini
Scenografia

Beatrice Scarpato

Costumi
Lia Francesca Morandini,
Sabrina Beretta
Musica
Melissa Parmenter
Interpreti

Ennio Fantastichini, Giselda Volodi, Isabella Ragonese, Maria Grazia Cucinotta, Valeria Solarino

Produzione
Italian Dreams Factory, Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Sicilia Film Commission,
Sensi Contemporanei Cinema e Audiovisivo, Regione Siciliana
Anno
2009
Nazione
Italia
Genere
drammatico
Durata
105'
Distribuzione
Medusa Film
Uscita
16-10-2009
Giudizio
Media

Mentre Garibaldi sbarca con i Mille, nell'isola di Favigna si consuma un dramma più personale ed intimo. Angela (Valeria Solarino), con fermezza e convinzione, scopre la propria omosessualità. Il totalizzante amore di Angela è rivolto verso Sara (Isabella Ragonese), amica di giochi d'infanzia. Il padre di Angela, Salvatore (Ennio Fantastichini) – che in cuor suo desiderava un maschio – , decide di farla maritare con Ventura. Al netto rifiuto della giovane prima la rinchiude in una grotta, poi su consiglio della madre la trasforma in “masculo” con la complicità del curato del posto. Angela diventa Angelo, con relativo taglio di capelli e seno fasciato, in modo che nessuno possa dubitare dell’amore tra le due donne, talmente scandaloso da dovere essere nascosto agli occhi di tutti. Angela ed Anna si sposano, ma nonostante la tenacia e sincerità del loro sentimento, il lieto fine per loro non è previsto. Storia ispirata a fatti realmente accaduti diventata nel tempo leggenda, fino all’approdo al cinema.
Prodotta da Maria Grazia Cucinotta e in Concorso nella Selezione Ufficiale della quarta edizione del Festival internazionale del film di Roma, la pellicola è una fiction riuscita bene. Talmente riuscita bene che sul grande schermo non si impone. Che la vicenda descritta sia toccante e condivisibile non ci sono dubbi, ma la realizzazione lascia a desiderare, a cominciare dalla colonna sonora di Gianna Nannini, temporalmente slegata dall'ambientazione storica.
La regia di Donatella Maiorca, che dopo Viol@ del 1998 ha realizzato solo fiction e mini serie (Giornalisti, La Squadra e La stagione dei delitti), è troppo schematica, fatta di primi piani stretti e movimenti di macchina che disturbano la visione complessiva senza trasmettere il dramma delle due protagoniste. La Solarino è paradossalmente più credibile quando interpreta Angelo che Angela, mentre Isabella Ragonese, dopo l'ottima prova in Tutta la vita d'avanti di Paolo Virzì, in questo film risulta una bella statuina sorridente. Attorno ad Ennio Fantastichini ruota tutta la recitazione e quando muore si perde interesse alla vicenda. I comprimari (Corrado Fortuna, Marco Foschi, Lucrezia Lante della Rovere, Giselda Volodi) fanno il loro dovere.
[valentina venturi]

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