Student Services (V.M.18)
Mes chères études

Anno 2010

Nazione Francia

Genere drammatico

Durata 105'

Uscita 26/08/2011

distribuzione
BOLERO FILM

Regia
Emmanuelle Bercot
Sceneggiatura
Emmanuelle Bercot
Fotografia
-
Montaggio
Julien Leloup
Scenografia
-
Costumi
-
Musica
Frédéric Fortuny
Produzione
Les Films du Kiosque
Interpreti
Déborah François
Mathieu Demy
Alain Cauchi
Benjamin Siksou
Anna Sigalevitch

 

“Non sono una puttana... non sono una puttana... non sono una puttana...” è quanto ripete a se stessa ed a noi spettatori Laura una studentessa universitaria di 19 anni, impegnata negli studi ma nonostante un lavoro part-time, in ristrettezze economiche. Una sera, mentre è impegnata a chattare, su internet incontra Joe, un uomo di 57 anni, che è alla ricerca di studentesse con cui condividere teneri momenti. Laura giura a se stessa che avrebbe ceduto solo questa volta. Da qui una serie di situazioni impreviste, che non riesce più a controllare… Prima è per pagarsi l'affitto, poi la rata dell'Università, un pasto decente fuori la mensa infine un jeans, una giubbetto alla moda... ““Non sono una puttana... non sono una puttana... non sono una puttana...”
Da statistiche universitarie, risulta che nel 2006 in Francia circa 45000 studenti vivono in regime di povertà e ben 225000 faticano a mantenersi all'università. Da qui il fenomeno che dalla Francia è divampato Oltralpe della prostituzione studentesca. Un fenomeno che in Italia è balzato alle cronache per l'età adolescenziale delle protagoniste (quattordicenni disposte a vendere la loro prima volta per pochi euro) e che ha visto la scure della censura abbattersi sulla pellicola di Emmanuelle Bercot con il divieto di 18 anni, mentre in Francia la pellicola prodotta da Canal Plus è andata in onda in prima serata.
Eppure la pellicola che vede protagonista un'intensa Deborah Francois, pur non lasciando quasi nulla all'immaginazione, non ha nulla della morbosità da film porno, ma è un resoconto duro a tratti commuovente di una realtà assai diffusa ma ancora misteriosa. Luce che il film, tratto dal libro autobiografico della protagonista “Mes chères études” di Laura D, racconta attraverso la doppia vita che la protagonista tenta con tutte le sue forze di tenere separate “Non sono una puttana... non sono una puttana... non sono una puttana...” con risultati alterni. Il mondo visto attraverso gli occhi di una ragazzina, che mostra con stile documentaristico un mondo maschile dove il corpo non è altro che un prodotto capitalistico da mettere in vendita e che la televisione quotidianamente ci propina e reitera. "C'è chi si vende e c'è chi lo compra" spiega uno dei personaggi.
Certo la giovane protagonista recita il 70% delle sequenze senza vestiti, ma gli intensi primi piani che questa ci regala sono molto più strazianti, violenti, espressivi e diegetici di qualche sommesso amplesso o nudo femminile..
[fabio melandri]