Mostri contro Alieni
Monsters Vs. Aliens
Regia
Rob Letterman, Conrad Vernon
Sceneggiatura
Maya Forbes, Wally Wolodarsky, Rob Letterman, Jonathan Aibel, Glenn Berger
Fotografia
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Montaggio
Joyse Arrastia, Eric Dapkewicz
Scenografia
David James
Casting
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Musica
Henry Jackman
Voci originali
Reese Witherspoon, Hugh Laurie, Seth Rogen, Stephen Colbert, Will Arnett, Kiefer Sutherland
Produzione
DreamWorks Animation SKG
Anno
2009
Nazione
USA
Genere
animazione
Durata
94'
Distribuzione
Universal Pictures
Uscita
03-04-2009
Giudizio
Media

Quando la californiana Susan Murphy viene improvvisamente colpita da una meteora, proprio nel giorno del suo matrimonio, la ragazza cresce fino a raggiungere un’altezza di 15 metri. I militari entrano prontamente in azione: Susan viene catturata e rinchiusa all’interno di un compound governativo ultrablindato.
Susan è ribattezzata Ginormica e fa la conoscenza di un eterogeneo gruppo di mostri, anche loro prigionieri del governo: il brillante Dott. Professor Scarafaggio, dalla testa a forma di insetto; uno strano essere a metà fra una scimmia e un pesce, chiamato Anello Mancante; l’indistruttibile B.O.B., Massa Gelatinosa Indistruttibile; e la larva alta cento metri chiamato Insettosauro. Il loro confino dura poco: i mostri vengono infatti chiamati in azione quando un misterioso robot alieno atterra sulla Terra e inizia a seminare il panico. In un momento di disperazione, il Presidente viene persuaso a reclutare lo stravagante gruppo di Mostri per combattere contro il robot alieno e salvare il mondo da un’imminente distruzione.
La trama non racconta nulla di nuovo se non essere un curioso e riuscito patchwork di classici della fantascienza Anni Cinquanta. Anche i mostri e i relativi alieni invasori non si discostano troppo per fantasia e simpatia da diverso cinema di animazione e non sull’argomento. Quindi? La vera novità di questo Mostri contro Alieni risiede nella tecnica 3d utilizzata ma fruibile solo da pochi fortunati in tutta Italia (ed attenzione nessuna sala a Roma, fatta eccezione il Cineland di Ostia) attraverso speciali occhiali che ci spingono ad un cinema che fu e che molte nuove generazioni non hanno avuto il modo di assaporare se non in via indiretta attraverso vecchie pellicole di serie B. Un cane che si morde la coda insomma. Una ciclicità di temi e tecnologie che sembrano tornare.
Per il resto, il film come detto non brilla di novità ma assicura a grandi e piccini un’ora e mezzo di circa di puro e rilassante divertimento, ben calzante con le prossime giornate festive pasquali. [fabio melandri]