Live! Ascolti record al primo colpo
Live!
Regia
Bill Guttentag
Sceneggiatura
Bill Guttentag
Fotografia
Stephen Kazmierski
Montaggio
Jim Stewart
Scenografia
Robert De Vico
Costumi
Dayna Pink
Musica
Phil Marshall
Interpreti
Eva Mendes, David Krumholtz, Rob Brown, Katie Cassidy, Jay Hernandez, Eric Lively,
Monet Mazur, Jeffrey Dean Morgan, Missy Pyle, Andre Braugher
Produzione
Mosaic Media Group
Anno
2007
Nazione
USA
Genere
drammatico
Durata
95'
Distribuzione
Moviemax
Uscita
06-03-2009
Giudizio
Media

“La gente si lamenta delle cose che vede in televisione perché non sa le cose che non vede.” Queste le parole di Katy Coubert (Eva Mendes) rampante manager chiamata a sollevare le sorti e soprattutto gli indici di ascolto del network televisivo.
Per farlo si affida ad un nuovo reality show che a discapito del suo titolo Live! È uno spettacolo incentrato sul tema della morte attraverso l’antico gioco (?) della roulette russa. 6 concorrenti, 5 milioni di dollari di premio a chi rimarrà vivo, un solo proiettile mortale. Il successo è assicurato. In fin dei conti “Pensateci, dal Colosseo romano, dove c’erano solo posti in piedi… alle folle a Parigi che venivano a vedere la ghigliottina, gli uomini sono sempre stati affascinati dalla morte e, cosa più importante, dal fatto di assistere alla morte.”
Questo è lo show business gente, dove puntando forte sul quinto emendamento – la libertà di parola ed espressione - la barriera del Limite viene poco alla volta spostato sempre più in avanti fino a quando non si perde il controllo di tale limite, come suggerisce il finale della pellicola.
Live!Ascolti record al primo colpo, potrebbe sembrare quasi un film di fantascienza a sentirlo raccontare. Ma dopo la sua visione, appare assai meno inverosimile di quanto uno potrebbe aspettarsi. Realizzato dal vincitore di due Oscar nella categoria corti documentari Bill Guttentag, Live! è costruito attraverso il linguaggio di un falso documentario, una sorta di dietro le quinte la realizzazione del programma televisivo. L’obiettivo dichiarato è quello di creare un maggior senso di identificazione tra pubblico e pellicola, cercando di ricreare quell’immediatezza di azione/reazione che solo il mezzo televisivo può darti grazie all’uso della diretta (Live in inglese, appunto).
Obiettivo parzialmente raggiunto perché se da una parte il film è una spirale che avvolge da prima in maniera scettica e distaccata per giungere al massimo coinvolgimento nel finale della messa in onda dello show, dall’altra soffre di una fastidiosa morale di fondo, esplicitata dal rapporto tra la producer ed il regista del finto documentario che corre parallela alla linea narrativa principale del film. Fino ad arrivare ad un ribaltamento di ruoli e valori facilmente prevedibile. Nonostante questo, il film nel suo complesso funziona ed appassiona. Incredibile, ma vero... [fabio melandri]