Limitless
id.
Regia
Neil Burger
Sceneggiatura
Alan Glynn, Leslie Dixon
Fotografia
Jo Willems
Montaggio

Naomi Geraghty

Scenografia
Patrizia Von Brandenstein
Costumi
Jenny Gering
Musica
Paul Leonard-Morgan
Interpreti

Bradley Cooper, Robert De Niro, Abbie Cornish, Anna Friel, Andrew Howard

Produzione
Many Rivers Productions, Boy of the Year, Intermedia, Relativity Media, Virgin Produced
Anno
2010
Nazione
USA
Genere
thriller
Durata

105'

Distribuzione
Eagle PIctures
Uscita
01-04-2011
Giudizio
Media

La scienza negli ultimi anni è sembrata sempre più preoccupata di trovare prodotti che migliorassero le prestazioni in ogni ambito umano, dallo sport, alla memoria, fino all'attività sessuale. Per questa ragione, le peripezie di Eddie (Bradley Cooper), giovane scrittore squattrinato che sperimenta casualmente l'NZT, una pillola capace di far sfruttare le capacità del cervello umano al 100%, paiono quanto mai attuali.
A soli quattro giorni dalla prima ingestione, riesce a terminare con successo il suo primo romanzo, capendo subito che però l'editoria non è un mercato così redditizio. Tanto sorprendente genio sarà allora messo al servizio del brokeraggio finanziario, così da garantirgli di passare dal suo squallido monolocale a Chinatown a un lussuoso grattacielo, di riconquistare la fidanzata (Abbie Cornish) che lo aveva mollato poiché privata di ogni speranza di un suo successo nella vita e di lavorare per Carl Van Loon (Robert De Niro), vero leviatano della Borsa di New York. Trattandosi pur sempre di una droga, i benefici sono accompagnati da danni e controindicazioni, che in questo caso metteranno in serio pericolo l'esistenza di Eddie e di chi lo circonda, sia per la pericolosità dei misteriosi ingredienti dell'NZT, sia per l'avidità e la violenza che un tale tipo di sostanza è in grado di scatenare intorno a sé.
Un soggetto così accattivante può portare la storia in mille direzioni: sta a chi scrive saper scegliere quelle giuste. In questo caso, si comincia con un riuscito passaggio in una nuova percezione parallela quasi fantascientifica (a tratti torna in mente il bel “Strange Days” di Katherine Bigelow), poi si passa ad un'atmosfera thriller fatta di inseguimenti e ricatti e infine si piomba nelle astuzie e nel cinismo dell'alta finanza scandagliati dai due “Wall Street” di Oliver Stone. In sottofondo, come se non bastasse, le azioni mirabolanti di chi assume questa droga fanno percepire tante lotte e inseguimenti come quelli di supereroi imperfetti, in lotta per utilizzare i loro poteri temporanei al momento opportuno.
Per tenere le redini di questa roboante miscela serviva il talento di Neil Burger (“The Illusionist”), che tra effetti digitali, zoomate chilometriche nelle avenues newyorchesi e una patina un po' troppo da videoclip sa come non perdere l'attenzione dello spettatore. La giusta dose di umorismo (anche nel finale) e una buona prova degli interpreti fanno sì che l'operazione, pur non trovando un proprio centro, non vada completamente sprecata.
[emiliano duroni]