The Last Station
id.
Regia
Michael Hoffman
Sceneggiatura
Michael Hoffman,
dal romanzo di Jay Parini
Fotografia
Sebastian Edschmid
Montaggio
Patricia Rommel
Scenografia
Patrizia Von Brandenstein
Costumi
Monika Jacobs
Musica
Sergey Yevtushenko
Interpreti
Helen Mirren Christopher Plummer Paul Giamatti Anne-Marie Duff, Kerry Condon, James McAvoy
Produzione
Egoli Tossell Film Halle, Zephyr Films
Anno
2009
Nazione
Germania, Russia, UK
Genere
drammatico
Durata
120'
Distribuzione
Sony Pictures Releasing Italia
Uscita
28-05-2010
Giudizio
Media

Basato sul romanzo ”L'ultima stazione - Il romanzo degli ultimi giorni di Tolstoj” dello scrittore Jay Parini, il film è incentrato sull'ultimo anno di vita di Lev Tolstoj (Christopher Plummer) visto e raccontato dal giovane intellettuale Valentin Bulgakov (James McAvoy). Dopo quasi cinquant’anni di matrimonio, la contessa Sofja (Helen Mirren), devota moglie di Lev Tolstoj si accorge improvvisamente che tutto il suo mondo si è capovolto. In nome della religione da lui stesso creata di recente, il grande romanziere russo decide di rinunciare ai propri beni e di lasciare la proprietà intellettuale delle sue opere al popolo russo, escludendola dalla propria eredità. Il tutto orchestrato dal fidato discepolo di Tolstoj, Chertkov (Paul Giamatti). Ricorrendo a ogni astuzia Sofja si batte con accanimento per difendere ciò che è convinta le appartenga di diritto. E tuttavia, più il suo comportamento si fa estremo, più facilmente Chertkov riesce a persuadere Tolstoj del danno che lei arrecherebbe al suo eccezionale lascito. Osservatore attento, e suo malgrado complice di Chertkov, è il giovane Valentin Bulgakov, ancora lontano dall’essere l’autore che sintetizzò il concetto di pacifismo radicale di Tolstoj, ispirato ai precetti cristiani in un libro pubblicato nel 1917 con il titolo Etica cristiana. Bulgakov pubblicò anche una biografia, in cui è messa in rilievo la personalità di Tolstoj piuttosto come uomo geniale, generoso e di buon cuore che come “doctrian”. È da questa biografia che Jay Parini si è ispirato. Bulgakov, entrato a servizio di Tolstoj dopo l’arresto del precedente segretario personale Nicolaj Gusev, arriva nella dimora dei Tolstoj come un giovane ed appassionato credente nella nuova dottrina proposta dal grande scrittore russo. La sua fervida fede ed i suoi ideali vengono messi duramente alla prova da due donne, la moglie di Tolstoj, Sofja, con la quale instaura un profondo rapporto di fiducia, e la giovane Mascia (Kerry Condon), disinibita e vivace seguace del Tolstoismo.
Il film si regge quasi interamente sull’interazione dei personaggi principali e su dialoghi ben costruiti. Lo sfondo storico è accurato, ma non è mai dominante rispetto all’evolversi dei rapporti umani, lasciando a questi il ruolo di assoluti protagonisti. Le nomination all’Oscar per Helen Mirren e Christopher Plummer, sono assolutamente meritate. I due attori danno vita a personaggi ricchi e carichi di emotività e contraddizioni. Il rapporto coniugale minato dagli eccessi etico-religiosi che carettizzarono gli ultimi anni della vita di Tolstoj, il ritrovarsi alla fine, normali, uomini e non dei, all’ultima stazione, sono resi alla perfezione dai due splendidi interpreti. Michael Hoffman dirige alla perfezione una pellicola non banale, ed un cast in cui emergono le prove della Mirren, di Plummer e del per troppo tempo sottovalutato Paul Giamatti.
The Last Station rappresenta un magnifico esempio di cinema insieme drammatico e sentimentale, ma anche ricco, a tratti, di raffinato humour. Il film di fatto racconta due appassionate storie d’amore, quella tra Tolstoj e la moglia Sofia, lunga di 48 anni, ed il rapporto appena nato da Bulgakov e Mascia. Gli occhi di Bulgakov ci accompagnano in un climax avvincente, una tensione e un’emozione che crescono mentre si avvicina, implacabile, la morte di Tolstoj in una remota, piccola stazione nella campagna russa, in cui il grande romanziere si riscoprirà uomo e marito, trovando pace tra le braccia dell’amata consorte.
[andrea de angelis]