The Hunter - Il cacciatore
Shekarchi
Regia
Rafi Pitts
Sceneggiatura
Rafi Pitts
Fotografia
Mohammad Davudi
Montaggio
Hassan Hassandoost
Scenografia
Malak Khazai
Costumi
--------------
Suono
Hossein Bashash
Interpreti

Rafi Pitts, Mitra Hajjar, Ali Nicksaulat, Hassan Ghalenoi, Manoochehr Rahimi

Produzione
Aftab Negaran Productions, Filmförderungsanstalt (FFA), The Match Factory, Medienboard Berlin-Brandenburg, Twenty Twenty Vision Filmproduktion GmbH, World Cinema Fund, ZDF/Arte
Anno
2010
Nazione
Germania, Iran
Genere
drammatico
Durata

92'

Distribuzione
Fandango
Uscita
17-06-2011
Giudizio
Media

Si può raccontare molto di un paese attraverso la vita semplice dei suoi cittadini. Senza prendere casi eclatanti, senza urlare, ma attraverso i grandi e piccoli problemi della quotidianità, che per dettagli o imprevisti, anche drammatici, diventano esemplari. The Hunter ha questo pregio: raccontare l'Iran moderno attraverso le immagini, uno stile piano, quasi assente, ai limiti del neorealismo, evidenziandone i pregi e i difetti, senza puntare ad una storia con la S maiuscola, ma attraverso le vicende che vedono protagonista Ali.

Scarcerato da poco, il motivo resterà a noi sconosciuto ma non è questa la cosa più importante, vuole sfruttare al massimo il ritorno in società. Nonostante i turni di notte, cerca di passare tutto il suo tempo libero con la sua bella moglie e la figlioletta. Per evadere dallo stress della vita cittadina, Alì trova rifugio nel suo passatempo preferito, la caccia, e nella tranquillità della foresta a nord della città. L’evolversi degli eventi sfocia in tragedia quando Sara, la moglie di Alì, rimane accidentalmente uccisa durante uno scontro tra polizia e manifestanti. La figlia di sei anni è scomparsa e le inutili ricerche di Alì finiscono nell’orrore di una lunga e frustrante esperienza alla stazione di polizia, che spinge l’uomo sull’orlo della follia. In pieno giorno, dalla cima di una collina sovrastante la trafficata autostrada, Alì spara a caso e uccide due poliziotti...

Rafi Pitts, regista-sceneggiatore ed anche protagonista suo malgrado – l'attore scelto ha fatto ritardo di 6 ore sul set ed è stato sostituito dal regista stesso – costruisce un intesno dramma umano, pesando i silenzi tanto quanto i dialoghi, dove gli ambienti, estremi di confine, come le grandi highway di Teheran con i suoi casermoni di cemento armato, o gli immensi boschi delle pendici circostanti, creano una sorta di bolla introno ai personaggi che li definiscono maggiormente a livello psicologico senza necessità di ulteriori barocchismi lessicali o estetici.
The Hunter è un film che può lasciare più di qualche perplessità per questa sua apparente ma voluta incompiutezza, ma colpisce alla lunga per questa sua capacità di raccontare attraverso pochi mezzi ma impatto visivo neorealista, un popolo, uno stato, una mentalità così lontana eppure in alcuni frangenti così vicina alla nostra.
[fabio melandri]