I Guardiani del destino
The Adjustment Bureau
Regia
George Nolfi
Sceneggiatura
George Nolfi
Fotografia
John Toll
Montaggio
Jay Rabinowitz
Scenografia
Kevin Thomson
Costumi
Kasia Walicka-Maimone
Musica
Thomas Newman
Interpreti

Matt Damon, Emily Blunt, Terence Stamp, Anthony Mackie, John Slattery,
Anthony Ruivivar, Shohreh Aghdashloo, Pedro Pascal, Lauren Hodges

Produzione
Universal Pictures, Media Rights Capital, Gambit Pictures, Electric Shepherd Productions
Anno
2010
Nazione
USA
Genere
fantascienza
Durata

106'

Distribuzione
Universal Pictures
Uscita
17-06-2011
Giudizio
Media

Se pensavate che le piccole e grandi scelte che ogni giorno facciamo ed i piccoli e grandi imprevisti che ogni giorno si mettono sul nostro cammino (non trovo le chiavi, mi sono macchiato la camicia facendo colazione, perdo l'autobus, la gomma sgonfia della macchina) siano imputabili al caso o all'esercizio del libero arbitrio, siete degli ingenui. In realtà il libero arbitrio dell'uomo è sospeso. Quando è stato esercitato l'uomo ne ha fatto un cattivo uso: il Medioevo, la prima guerra mondiale, l'Olocausto, Hiroshima, La seconda guerra mondiale e via discorrendo. Per questo motivo il Presidente (no, non Silvio qualcuno poco più in alto) ha stilato un piano per ognuno di noi ed incaricato i suoi Angeli, che si definiscono Agenti del Caso, a farlo rispettare. Con qualunque mezzo...

David Norris è in corsa per la carica di Senatore degli Stati Uniti, quando incontra la ballerina Elise Sellas (Emily Blunt) – una donna come non ne ha mai conosciute. Appena realizza di essersi innamorato di lei uomini misteriosi cospirano per separarli e tenerli lontani l’uno dall’altro. Per quale motivo se tutto fa pensare che siano destinati l'uno a l'altro? David sarà costretto a decidere se se lasciarla e accettare il suo percorso predeterminato… o rischiare tutto per combattere il destino e stare con lei.
Questo il nocciolo narrativo de I Guardiani del destino thriller fantascientifico con matt damon ed Emily Blunt diretto da George Nolfi, sceneggiatore di Ocean's Twelve, The Sentinel e The Bourne Ultimatum al debutto dietro la macchina da presa.

Il risultato è un thriller fiacco senza alcuna traccia di suspence e tensione che possa minimamente coinvolgere lo spettatore nelle vicende dei protagonisti. Gli snodi narrativi sono meccanici, Matt Damon inespressivo più del solito, gli Agenti del Caos sembrano i nipotini degli Agenti di Polizia che in Matrix davano la caccia a Morpheus e Neo, con ridicoli cappelli Anni Cinquanta che consente loro di muoversi per le strade di New York attraverso porte che si aprono e si chiudono su ambienti assolutamente fuori logia come in una surreale slapstick comedy.
Tratto da un racconto breve di Philip Dick... ma se l'autore avesse scritto un elenco del telefono, qualcuno ci avrebbe fatto sopra un film. [fabio melandri]