Dragon Trainer
How to Train Your Dragon
Regia
Dean DeBlois, Chris Sanders
Sceneggiatura
Dean DeBlois, Chris Sanders
Fotografia
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Montaggio
Maryann Brandon
Scenografia
Kathy Altieri
Costumi
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Musica
John Powell
Voci originali
Jay Baruchel, Gerard Butler, Craig Ferguson, America Ferrera
Produzione
DreamWorks Animation, Mad Hatter Entertainment, Mad Hatter Films, Vertigo Entertainment
Anno
2010
Nazione
USA
Genere
animazione
Durata
98'
Distribuzione
Universal Pictures
Uscita
26-03-10
Giudizio
Media

Dai creatori di Shrek, Madagascar e Kung Fu Panda arriva la nuova commedia ricca di avventura ambientata nel mondo dei vichinghi e dei draghi selvaggi.
Tratto dal libro di Cressida Cowell Dragon Trainer è bello, avvincente e dal cuore tenero. Tra i protagonisti ci sono le più disparate specie di draghi che volano sui cieli di Berk. Sono più o meno colorati, di indole differente, tutti con una potenza di deflagrazione superiore a qualsiasi arma da fuoco e che mettono in pericolo l’intera comunità. Fra loro c’e n’è uno inusuale; ha l’agilità e la grazia di una pantera, il muso di un gatto di focolare, si fa condurre come un cavallo e combatte come un Caccia. Per giunta è sdentato.
Rispolverando Zanna Bianca, il romanzo di Jack London del 1906, troveremo la stessa pazienza dell’uomo di convincere un animale selvatico (in quel caso un lupo) che al mondo si può convivere in nome dell’amore. Concetto simile per Hic, il giovane vichingo coprotagonista insieme al drago, che tenterà di addomesticarlo dopo averlo colpito e salvato da morte certa. Presto “La Furia Buia” il drago più temuto, si rivelerà un amico insuperabile.
Intenerisce il cuore il gracile ragazzino che fa della sua intelligenza ed autoironia le armi vincenti, arrivando a capire molto presto che quella carenza di muscoli non è una disparità voluta da mamma natura ma la rivelazione di una sorte assai migliore.
Molte scene in volo ricordano inevitabilmente l’Avatar che montava l’ Ikran tra le montagne fluttuanti. Qui il ragazzino e il drago tra le guglie che emergono dall’acqua hanno una simile grandiosità tutta da gustare, indossando i tanto discussi occhialini, incriminati per presunta non conformità alle normative vigenti (è di questi giorni lo scontro tra Ministero della Salute , Anica e Agis).

Intanto è febbrile l’attesa tra i distributori per l'uscita di Dragon Trainer. Chi teme l’ avversario e chi è curioso di capire se il 3D sia un fuoco di paglia, un colpo di fulmine. Indubbiamente da Avatar in poi sia i Distributori che gli Esercenti stanno vivendo una fase irripetibile. Il 30% in più del pubblico si è recato al cinema e sono più o meno 500 le sale che si sono adeguate alla nuova spettacolarità tecnologica.
In realtà non c’è molto di nuovo se pensiamo che il primo film in 3D distribuito al cinema (The Power of Love) fu proiettato a Los Angeles il 27 settembre 1922. Già alla fine degli anni venti però l'interesse per il genere si dissolse, probabilmente a causa della grande depressione, per riprendere solamente nel 1952 e per soli 4 anni. Da li in poi un susseguirsi di alti e bassi. Dunque capire se sia stata una scelta scaltra per molti esercenti trasformare le sale tradizionali in sale stereoscopiche dipende solo da quanto tempo ancora saremo disposti a pagare 9/12 euro per andare al cinema. E se dopo questo evento dovessimo aspettare altri 30 anni?
Al momento accantoniamo Alice in the Wonderland della Walt Disney e diamo spazio a Dragon Trainer dell’Universal. Il primo nonostante gli incassi parlino chiaro (26 milioni circa), per i cinefili è piuttosto mediocre e a loro fa eco la voce del pubblico pagante deluso da Tim Burton ed anche da Johnny Deep, una avvilente caricatura di se stesso. Il secondo sembra invece già destinato a sfilare la corona a Madagascar. Insomma scontro aperto tra le storiche rivali Pixar e DreamWorks con il prossimo match fissato per questa estate, rispettivamente con Toy Story 3 e Shrek e vissero felici e contenti.
Tra conflitti vari dunque, prima di tornare a vedere i filmati tridimensionali al luna park (magari Lo Squalo), il 3D dopo il suo ultimo e più credibile rilancio non perderà il suo tempo continuando a mietere vittime. Saremo capaci di resistergli? [silvia langiano]