Dorian Gray
Tetro
Regia
Oliver Parker
Sceneggiatura
Toby Finlay
Fotografia
Roger Pratt
Montaggio
Guy Bensley
Scenografia
John Beard
Costumi
Ruth Myers
Musica
Charlie Mole
Interpreti

Colin Firth, Ben Barnes, Rachel Hurd-Wood, Rebecca Hall, Emilia Fox, Ben Chaplin,
Fiona Shaw, Caroline Goodall, Jo Woodcock, Maryam D'Abo

Produzione
Ealing Studios, Fragile Films
Anno
2009
Nazione
UK
Genere
horror
Durata
112'
Distribuzione
Eagle Pictures
Uscita
27-11-2009
Giudizio
Media

Dorian Grey (Ben Barnes, già visto nella commedia Un Matrimonio all’Inglese), giovane dell’alta società inglese, giunge a Londra puro e innocente in seguito alla morte del nonno. Il ragazzo è giovane e inesperto dei piaceri della vita. Il suo spaesamento e la voglia di conoscere il mondo lo portano a stringere amicizia prima con il pittore Basil Hallward (Ben Chaplin), poi con il viveur Henry Wotton (Colin Firth, davvero poco ispirato). Con quest’ultimo ben presto si crea un rapporto di totale intimità, da spingere Dorian a modificare completamente il suo stile di vita. Basil realizza un realistico ritratto di Dorian, che desideroso di poter continuare ad essere giovane e bello, stringe quasi inconsapevolmente un patto con il diavolo. Mentre il ragazzo compie le peggiori nefandezze immaginabili sul suo corpo nulla traspare; il suo ritratto comincia invece a deperire, ad invecchiare e a riempirsi di pustole.
Per non svelare il suo segreto, il protagonista decide uccidere il pittore, ormai invaghitosi del modello e desideroso di conoscere il suo mistero. Dorian uccide Basil e lascia Londra. Torna in città 25 anni dopo ma, mentre per tutti il tempo è passato lasciando segni sul viso e sul corpo, Dorian esteriormente è ancora puro: per lui non è passato un solo giorno dalla partenza. Eppure è un uomo tormentato e l’amore per la figlia di Henry non lo aiuterà…
Colin Firth ha dichiarato: “Henry Wotton è più che altro un voyeur, non è pronto a sporcarsi le mani. Non vuole perdere la sua famiglia, non vuole dover pagare il prezzo di questa cosa da solo. O Henry non ha il coraggio oppure non ha un lato così oscuro. Credo che per Henry si tratti più che altro un gioco”. A parole il protagonista di Mamma mia! parla bene, peccato che poi nell’interpretazione non traspaia nulla.
Dorian Gray, le cui riprese sono iniziate durante l’estate del 2008 e si sono svolte per nove settimane tra Londra e gli Ealing Studios, è un horror mal riuscito. Una favola moderna che difficilmente può essere ricondotta alle peculiarità letterarie del romanzo di Oscar Wilde. Quella diretta da Oliver Parker è una pellicola girata con poche sbavature, con un utilizzo ingiustificato di Green Screen e senza il pathos e il coinvolgimento proprio del romanzo. Un esempio su tutti: la scelta insensata di inventare l’amore tra Dorian e la figlia del suo mentore Henry. Infine, il viso di Barnes sarà anche esteticamente perfetto, ma davanti alla cinepresa esprime ben poco. Un’operazione mal riuscita [valentina venturi]