La custode di mia sorella
My Sister's Keeper
Regia
Nick Cassavetes
Sceneggiatura
Nick Cassavetes, Jeremy Leven
Fotografia
Caleb Deschanel
Montaggio
Jim Flynn, Alan Heim
Scenografia
Jon Hutman
Costumi
Shay Cunliffe
Musica
Aaron Zigman
Interpreti
Alec Baldwin, Cameron Diaz, Abigail Breslin, Joan Cusack, Jason Patric, Thomas Dekker,
Sofia Vassilieva, Elizabeth Daily, Evan Ellingson, Heather Wahlquist
Produzione
Curmudgeon Films, Gran Via Productions, Mark Johnson Productions
Anno
2009
Nazione
USA
Genere
drammatico
Durata
109'
Distribuzione
Warner Bros. Pictures Italia
Uscita
04-09-2009
Giudizio
Media

La famiglia Fitzgerald è composta da Sara (Cameron Diaz), Brian (Jason Patric) e due figli: Kate (Sofia Vassilieva) e il fratello maggiore Jesse (Evan Ellingson). Quando a Kate che a soli due anni viene diagnosticata la leucemia, i genitori si trovano a fare una scelta definitiva: mettono al mondo un altro figlio geneticamente compatibile con Kate, in modo che possa salvarle la vita. Nasce quindi Anna (Abigail Breslin), più che una sorella un corpicino da utilizzare quando la sorella ha bisogno di cure, trasfusioni o organi. Raggiunti gli undici anni, Anna decide di tirarsi indietro: contatta l’avvocato Campbell Alexander (Alec Baldwin), affinché lo aiuti ad esercitare il suo rifiuto a sottoporsi ad ulteriori interventi chirurgici. Ne consegue una straziante causa in tribunale. Tra ricoveri, litigi, ricordi, innamoramenti, flashback e momenti di intimità familiare, la vita della famiglia Fitzgerald prosegue lentamente verso il drammatico epilogo che trasformerà tutti i componenti.
La custode di mia sorella è un dramma sentimentale, tratto dal commovente romanzo “My Sister's Keeper” di Jodi Piccoult. Già l’argomento trattato invoglia al sentimentalismo - la leucemia in una bambina - e il regista non si tira indietro.
Nick Cassavetes torna infatti a parlare di sentimenti dopo il film Le pagine della nostra vita. Lo stile registico è rimasto invariato, nonostante siano trascorsi cinque anni: lineare, indulgente verso la recitazione degli attori e a tratti accademico. Cameron Diaz nella parte della madre tenace e immolata alla famiglia è credibile, anche se alcuni momenti troppo patinati fanno perdere credibilità all’intera vicenda. La piccola Abigail Breslin è talmente calata nella parte, da sembrare finta. Un film per chi ama portarsi i Kleenex in sala. [valentina venturi]