Cattivissimo Me
Despicable Me
Regia
Chris Renaud, Pierre Coffin, Sergio Pablos
Sceneggiatura
Cinco Paul, Ken Daurio
Fotografia
--------------------
Montaggio
Gregory Perler,
Pam Ziegenhagen
Scenografia
Yarrow Cheney
Costumi
---------------------
Musica
Heitor Pereira, Pharrell Williams
Voci originali
Steve Carell, Jason Segel, Russell Brand, Julie Andrews, Will Arnett
Produzione
Illumination Entertainment
Anno
2010
Nazione
Francia, USA
Genere
animazione
Durata
95'
Distribuzione
Universal Pictures
Uscita
15-10-2010
Giudizio
Media

Il classico malvagio da fumetto si scopre redento dall'entrata nella sua vita di tre orfane. A far da spalla comica ci pensa un esercito di omini gialli e uno scienziato svampito. A far da antagonista un bieco cattivo con tanti soldi (paterni) e nessun talento.
Cattivissimo me si presenza come una confezione furba e purtroppo ormai standardizzata di prodotto per ragazzi, dove lo straordinario uso del 3D rimane unico merito di una produzione che altrimenti non ne avrebbe alcuno.
La storia, a tratti anche divertente, per carità, è un modello narrativo consolidato già da Shrek o L'era glaciale. Qui non ci sono orchi individualista o mammuth malinconici, ma il concept è sempre quello del “cinico che viene convertito ai valori della famiglia (allargata, allargatissima!, sennò si passa per bacchettoni)”.
La “novità” sarebbe che in questo caso la produzione è francese e non americana, ma a dire il vero sono proprio pellicole del genere che tolgono senso a qualunque distinzione fra cinema di Hollywood e cinema europeo. Se ci avessero detto che era Made in USA noi ci avremmo creduto senza fiatare visto che al modello USA si conforma completamente.
Siamo alla standardizzazione, e come al solito vince il prototipo peggiore, visto che il modello di partenza non pare essere l'ecletticità talvolta geniale dei lavori Pixar, ma piuttosto i più banali e bambineschi prodotti Dreamworks. Peccato.
Rimane il 3D, unico fiore all'occhiello del film e forse unica maniera per tenere desto lo spettatore distratto o perlomeno per dargli un buon motivo di vedere il film in sala piuttosto che a casa. Si fanno uscire i personaggi dallo schermo per evitare che la gente esca dalle sale.
Fortunatamente quest'anno ci ha pensato Nolan a dimostrarci che se il film vale la sala si riempie sempre, anche senza barocchismi tecnici. [davide luppi]