Una canzone per te
id.
Regia
Herbert Simone Paragnani
Sceneggiatura
Herbert Simone Paragnani
Fotografia
Marcello Montarsi
Montaggio
Luciana Pandolfelli
Scenografia
Maurizio Leonardi
Costumi
Francesca Leondeff
Musica
Cristiano Grillo, Andrea Lai
Interpreti
Emanuele Bosi, Michela Quattrociocche, Agnese Claisse, Sergio Albelli, Alessandra Roca,
Andrea Montovoli, Carolina Di Domenico, Carolina Victoria Benvenga, Guglielmo Scilla
Produzione
Cattleya
Anno
2010
Nazione
Italia
Genere
commedia
Durata
102'
Distribuzione
Universal Pictures International
Uscita
28-05-2010
Giudizio
Media

Davide (Emanuele Bosi) è il classico ragazzo di successo, sfrontato e sicuro di sé, che c'è in ogni liceo. È fidanzato con la bellissima Silvia (Michela Quattrociocche), è il frontman dei Nais Nois – la band piu' cool della scuola - ed ha un solo grande sogno: sfondare con la sua musica.
Ma arriva il giorno in cui il destino decide di punire la sua sfrontatezza. Davide, in un’unica devastante giornata, perde tutto: amici, band e fidanzata. Ma il destino ogni tanto ti concede una seconda chance: quando Davide capisce che può rivivere quella maledetta giornata e rimettere tutto a posto, comincia proprio dalla canzone che doveva scrivere per Silvia.
L’unico modo per riuscirci, però, è quello di farsi aiutare da Lisa (Agnese Claisse), la "sfigata" della scuola, una compagna di classe che fino a quel momento ha sempre deriso e snobbato.
Grazie a lei, Davide riuscirà a trovare le parole per la sua canzone e a rimediare in modo rocambolesco a tutti gli errori commessi. Almeno apparentemente. Sì, perché proprio ora che ogni cosa sembra tornata al suo posto è Davide a non sentirsi più lo stesso di prima. E un dubbio lo assilla: è ancora Silvia la donna che ama veramente?

Note di regia: Herbert Simone Paragnani
Un giovane componente del cast, non è importante specificare esattamente chi, in fase di avanzata preparazione mi ha detto stupito : “Sai, pensavo che il tuo film fosse ambientato negli Stati Uniti. La storia mi sembrava naturale ambientarla lì !”
Non credo ci siano molti film in cui sia possibile immaginarsi un'ambientazione americana e malgrado Davide e i suoi amici siano tutti alle prese con un italianissimo esame di maturità e con i sogni di sfondare nel mondo della musica, presi quel misunderstanding per un complimento.
Una Canzone per Te sfugge fin dal primo soggetto ad una facile definizione.
E' sicuramente una commedia sentimentale, certamente i protagonisti assoluti sono adolescenti, e le fonti d'ispirazione sono stati i “college movie” americani, soprattutto quelli di John Huges (a cui Una Canzone per Te è idealmente dedicato, essendo il regista e sceneggiatore americano morto proprio durante le riprese). E così anche certe commedie rosa ambientate a Roma nel periodo d'oro del nostro cinema, omaggiate con la scelta e spero la riscoperta di alcuni luoghi romantici della Capitale, (l'Orologio ad Acqua del Pincio su tutti), senza dimenticare “what if” movie, come Ricomincio da Capo e Sliding Doors.
Una Canzone per Te deve molto anche alle atmosfere degli shojo-manga, visto che il triangolo amoroso in ambiente scolastico/musicale risente di certe atmosfere dei fumetti giapponesi dedicati alle ragazze e di cui non mi vergogno a professarmi fan.
Volevo una fotografia calda, coinvolgente, allegra, colorata, con la spensieratezza dei “musicarelli” Anni Sessanta ma che potesse anche raccontare la difficoltà di esprimere se stessi e di connettersi con le proprie emozioni tipiche dell'adolescenza.
E la musica non è solo un ingrediente necessario o l'oggetto del plot, presente anche nel titolo, ma influenza il ritmo stesso del film.
Nella prima parte Davide, il protagonista, suona un rock di facile impatto, trascinante ma un po' superficiale e con lui il film corre veloce fino a quando Davide si rende conto di aver perso, nel suo procedere a tutta birra, tutto quello che conta nella sua vita: sogni, ragazza, serenità familiare, la possibilità di essere ammesso all'Esame di Stato.
Barare non serve: anche se il Destino gli dà la possibilità di tornare indietro e mettere tutto a posto, le cose sembrano andare peggio di prima.
Davide, per usare una metafora da pentagramma, deve trovare un altro “beat”.
E' allora che si accorge di Lisa. Anche la ragazza suona e riesce a fargli scoprire una parte di sé più profonda, intima e la possibilità di raccontarsi attraverso la musica.
E quando Davide ha la possibilità di scrivere la sua canzone d'amore, una vera e propria ballad, alla ragazza che ha capito di amare, il film diventa più caldo e romantico, con l'anima pop che prende il sopravvento su quella rock.