Tra la terra e il cielo
Autore: Giorgio Barberio Corsetti Adattamento:
Regia: Giorgio Barberio Corsetti
Scene: Cristian Taraborrelli Costumi: Marina Schindler
Video e fonica: Angelo Longo
Luci: Gianluca Cappelletti
Compagnia: --------------------- Produzione: Fattore K
Interpreti: Federica Santoro, Filippo Dini, Andrea Di Casa, Fiora Blasi
Anno di produzione: 2009 Genere:
In scena: fino al 11 Aprile al Teatro Vascello, via Giacinto Carini 78. Info 065881021
Note: orari da giovedì a sabato ore 21.00 – domenica ore 17.00.

“Si racconta la giornata di cinque personaggi (Federica Santoro, Filippo Dini, Andrea Di Casa, Fiora Blasi): un uomo ed una donna, arrivati e pieni di certezze, e un ragazzo ed una ragazza, agli inizi della loro lotta per la sopravvivenza, pieni di incertezze. Infine un mago. Ognuno dei quattro vive un giorno un po’ speciale, perché oltre alle persone che fanno parte della sua abituale quotidianità, incontra angeli, diavoli, e a un certo punto la Morte, con il suo seguito di spiriti, che si presenta per ricordare che tutti alla fine le appartengono”.
Giorgio Barberio Corsetti torna a sperimentare con lo spettacolo multimediale Tra la terra e il cielo. Le vite dei personaggi sulla scena s’intersecano, secondo l’usanza dei nostri tempi globalizzati, per esprimere le diversità della nostra/loro quotidianità. Si confrontano con l'eterna lotta tra il bene ed il male, inserendovi il mistero sulla morte di una giovane ragazza.
Per ottenere il risultato sul palcoscenico si mettono in opera trucchi e cabale elettroniche, proiezioni, illusioni, trompe l’œil e apparizioni che se in scena sono tangibili, sullo schermo diventano altro. Barberio Corsetti torna alla regia e lo fa proponendo i suoi temi più cari: la scelta tra il bene e il male, l’inconscio kafkiano, le atmosfere miltoniane e il dubbio umano sull’esistenza.
La sua storia teatrale la presenta utilizzando il chroma key (effetto video utilizzato soprattutto in cinematografia per sostituire oggetti o sfondi con altri in realtà non esistenti realmente e ripresi in altre fasi della produzione), sovrapponendo la rappresentazione teatrale ad un preciso sfondo. Sfondo o per meglio dire scenografia: utilizzando telecamere, plastici e pannelli blu Tra la terra e il cielo cambia spazio scenico, ambientazione, molto più velocemente.
Si contano dieci plastici, equivalenti ad altrettanti luoghi. “Il pubblico godrà di una visione multipla e assisterà al montaggio di una realtà virtuale, avendo sotto gli occhi il processo che la definisce. Un cortocircuito tra presenza ed immagini, realtà ed immaginazione, che ben si presta al tema metafisico della piece”. Con una sola imperfezione: il testo non conferma né amplifica l’intento rappresentativo. È come se abbandonasse i personaggi al loro destino, senza condurli alla conclusione.
L’escamotage visivo rischia poi di distrarre lo spettatore, impegnato a confrontare l’immagine sullo schermo con quella che si sta svolgendo davanti ai suoi occhi. O forse è questo il vero scopo dello spettacolo: un puro esercizio di stile e di tecnica. [valentina venturi]