L'amante
Autore: Harold Pinter Traduzione: Alessandra Serra
Regia: Giacomo Zito
Scene: Giacomo Zito Costumi: Maria Freitas
Musica:
Luci: Claudio Cianfoni
Compagnia: MiRó
Interpreti: Tullia Daniele, Mauro Fanoni
Anno di produzione: 2008 Genere: drammatico
In scena: fino al 5 Aprile al Teatro Tordinona di Roma | via degli Acquasparta, 16 | Da martedì a Sabato ore 21 - Domenica ore 18. Biglietto unico € 14,00 - Per gruppi (oltre 10 persone): biglietto a €10

Sarah (Tullia Daniele) e Richard (Mauro Fanoni) sono sposati da dieci anni. Conducono una vita lineare, prestabilita e ormai appiattita dalla routine. Lui tutte le mattine si reca al lavoro e lei rimane a casa in attesa del suo ritorno, che coincide con il rintocco delle sei del pomeriggio. Per poter contrastare quest’esistenza, passiva e ripetitiva, s’inventano uno stratagemma che sembrerebbe dare linfa vitale al ménage matrimoniale e sessuale. In un momento di notevole intensità, Sarah precisa a Richard: “Così, siamo fatti così… Amami...”.
Senza svelare il frutto delle loro elucubrazioni, il sotterfugio diventa per Harold Pinter (Premio Nobel 2005) l’escamotage per portare alla luce la crisi della coppia borghese e mostrarne i riti rigidamente codificati e i tabù da superare: svela l’abisso culturale. In un atto unico, svolto nell’arco di due giorni e una notte, vengono scardinati la finzione matrimoniale, l’incomunicabilità, la violenza e l’ossessiva uniformità culturale. Scritta nel 1962 e andata in scena un anno più tardi con la regia dello stesso Pinter, la pièce rimane profondamente attuale e condivisibile.
Il regista Giacomo Zito propone una scena semplice, essenziale (che riporta alla mente Dogville di Lars von Trier), governata dal testo. È dominata da un parallelepipedo di lattice che da letto si trasforma in ostacolo, fino ad assurgere a simbolo della separazione e della finzione interna alla coppia. Una cornice trasparente e una veneziana completano la scenografia. Il resto (caraffe, bottiglie, bicchieri, ghiaccio e porte) è affidato al suono, che però non sempre è in sincro con i movimenti dei protagonisti. Se Mauro Fanoni emerge nel doppio ruolo di marito noioso e amante impetuoso, Tullia Daniele lascia interdetti per la minima differenziazione vocale e fisica tra il ruolo di moglie inappuntabile e amante ardente.
[valentina venturi]