Solo un padre
id.
Regia
Luca Lucini
Sceneggiatura
Giulia Calenda, Maddalena Ravagli
Fotografia
Manfredo Archinto
Montaggio
Fabrizio Rossetti
Scenografia
Marco Belluzzi
Costumi
Sabina Amelia Maglia
Musica
Tiziano Crotti
Interpreti
Luca Argentero, Diane Fleri, Fabio Troiano, Anna Foglietta, Sara D'Amario,
Alessandro Sampaoli, Michela e Fabiana Gatto, Claudia Pandolfi
Produzione
Cattleya, Warner BrosItalia
Anno
2008
Nazione
Italia
Genere
commedia
Durata
93'
Distribuzione
Warner Bros Italia
Uscita
28-11-2008
Giudizio
Media

“...La pelle è la nostra prima protezione...”in una frase, Carlo, il protagonista ( Luca Argentero), racchiude il senso della sua storia. Genitori affettuosi, una carriera brillante, amici fidati, la sua è una vita perfetta, o almeno così sembra. Un’ esistenza regolare la sua, estremamente razionale e pianificata, una sorta di muro… di pelle appunto, contro le sofferenze che la vita porta con se.
Carlo, solo, con una figlia molto piccola, ha bisogno di proteggere se stesso e la sua bambina dalle “intemperie emotive” e per farlo costruisce un muro che non lascia passare emozioni, figurarsi i sentimenti… Fino a quando non incontra Camille (Diane Fleri), giovane ricercatrice francese arrivata in Italia senza soldi e senza lavoro, lasciando le certezze di una famiglia accogliente per trovare se stessa ed il suo futuro, l’esatto opposto di Carlo.
I suoi modi solari ed incerti riusciranno ad aprire lentamente ma inesorabilmente spiragli nel cuore di Carlo che capirà cosa vuol dire amare.. la vita, una donna, ma soprattutto sua figlia.
Al protagonista, Luca Argentero (Saturno contro, Lezioni di cioccolato), il difficile compito di raccontare, con naturalezza, il ruolo di padre, ruolo poco approfondito in Italia ma ben reso all’interno della storia.
Camille (la Diane Fleri di Mio fratello è figlio unico, Come te nessuno mai, Quell’estate) si insinua nella vita di Carlo come una ventata d’aria fresca, rivivendo con lui tutte quelle emozioni, e liberandolo dalla trappola del suo blocco emotivo.
Pregio del film è la ricerca di un delicato equilibrio tra leggerezza ed intensità, in cui i personaggi raccontano molto della vita emotiva del protagonista. Giorgio (Fabio Troiano) e Oscar (Alessandro Sampaoli), migliori amici di Carlo, accompagnano la sua evoluzione emotiva con un’apparente leggerezza che nasconde una profonda empatia.
Una storia commovente, raccontata da un ottimo Luca Lucini (Tre metri sopra il cielo, L’uomo perfetto, Amore bugie e calcetto) che riesce a trasmettere con una regia lenta e rigorosa e via via sempre più fluida e ritmata i passaggi emotivi del protagonista, i cambiamenti importanti che avvengono nella sua vita. Il contatto emotivo dei protagonisti è reso in modo ottimale attraverso primissimi piani e cambi frequenti, l’emozione investe i protagonisti e spettatori, anche se in alcuni momenti la trama appare eccessivamente forzata verso il lieto fine. [sara chiù]