Un segreto tra di noi
Fireflies in the Garden
Regia
Dennis Lee
Sceneggiatura
Dennis Lee
Fotografia
Danny Moder
Montaggio
Dede Allen, Robert Brakey
Scenografia
Rob Pearson
Costumi
Kelle Kutsugeras
Musica
Javier Navarrete
Interpreti
Ryan Reynolds, Willem Dafoe, Emily Watson, Carrie-Anne Moss, Julia Roberts, Ioan Gruffudd, Hayden Panettiere, Shannon Lucio, Cayden Boyd, George Newbern, Chase Ellison
Produzione
Kulture Machine, Essential Entertainment, Senator Entertainment
Anno
2008
Nazione
USA
Genere
drammatico
Durata
103'
Distribuzione
Medusa Film
Uscita
26-09-2008
Giudizio
Media

Mentre Michael Taylor (Ryan Reynolds) è in volo verso la sua cittadina natale nel Midwest per partecipare ad una festa famigliare, le preoccupazioni sulla sua vita attuale - un matrimonio in crisi e una carriera da scrittore di romanzi d‘amore sicuramente proficua ma poco soddisfacente - gli affollano la mente accompagnati da vecchi ricordi di duri conflitti con un padre molto esigente. (Willem Dafoe). L‘unica nota positiva è che avrà l‘opportunità di rivedere la zia Jane (Emily Watson), la sorella minore di sua madre e co-ispiratrice delle sue ribellioni di gioventù.
Ma una volta giunto a casa, Michael dovrà affrontare una situazione totalmente diversa: mentre lui e la sorella minore Ryne (Shannon Lucio) sono sul taxi diretti verso casa dall‘aeroporto, s‘imbattono in un terribile incidente stradale che è costato la vita alla madre, Lisa (Julia Roberts). L‘organizzazione del funerale sostituisce i preparativi per la festa di diploma e mentre piange la madre, Michael dovrà tentare di ricostruire il difficile rapporto con il padre. Con l‘occasione, Michael imparerà tante cose sulla madre appena scomparsa, si riavvicinerà alla moglie, alla sorella e alla zia e imparerà finalmente cosa voglia dire amare quando si è adulti.
“Il film racconta la storia di una famiglia,- commenta lo sceneggiatore/regista Dennis Lee - Ci sono una madre, un padre, una sorella e un fratello. La madre muore all‘inizio del film. Credo che in tantissime famiglie la madre tende ad essere – in mancanza di una maniera migliore per descriverla - come la cornice di una fotografia che tiene insieme tutto ciò che è ritratto nella foto. Ma una volta che la cornice scompare, tutto si frantuma. Il punto è se questa famiglia lascerà che tutto vada in pezzi o se farà il possibile per evitare la fine. Ed è in una fase del genere, che emergono tutte le vere emozioni e le verità.”
Il film rappresenta per lo sceneggiatore e debuttante alla regia Dennis Lee un progetto molto personale che nasce da un lutto familiare che lo ha colpito: “Mia madre è morta circa cinque anni fa in seguito ad un incidente stradale. Subito dopo ho visto il film, Conta su di me (di Kenneth Lonergan, ndr) e ho pensato che raccontasse in maniera magistrale la maniera in cui una famiglia affronta una tragedia. E queste due cose insieme mi hanno spinto a scrivere la sceneggiatura.”
Il risultato è il classico intreccio di storie, sentimenti, rancori ed incomprensioni che esplodono intorno ad un evento – gioioso o drammatico come in questo caso – facendo riemergere un complicato microcosmo psicologico ed emotivo. Chiuso in un lasso temporale assai circoscritto, il confronto – scontro tra i diversi personaggi dovrebbe portare ad una sorta di sublimazione del dolore e delle incomprensioni e segnare un nuovo inizio per tutti.
In parte questo Fireflies in the Garden, tradotto in maniera un po’ impropria con Un segreto tra di noi, ripercorre questo schema, discostandosene quando pone domande del tipo “cosa è successo quella fatidica estate tra Michael e la zia Jane, che lui non ricorda e lei invece ha il terrore che tutti lo vengano a sapere?” o “cosa ha scatenato l’ostilità di un padre prima amorevole in seguito despota nei confronti del figlio primogenito?” che rimagono senza risposta, sospese, fluttuanti nell'aria... Questioni tutt'altro che marginali visto che costituiscono i due snodi narrativi intorno ai quali si muovono tutti i personaggi ma che sembrano passare in cavalleria colpa di un finale strascicato, melenso e sin troppo forzato.
Un segreto, quello del titolo, che rimane tale fatta eccezione forse per il solo sceneggiatore e regista del film... [fabio melandri]