Lissy - Principessa alla riscossa
Lissy
Regia
Michael Bully Herbig
Sceneggiatura
Michael Bully Herbig,
Alfons Biedermann
Direttore animazione
Peter Kaboth
Direttore Artistico
Rainer Stock
Animazione
Scanline
Luci
Gerhard Schirlo
Musica
Ralf Wengenmayr
Voci italiane
La voce della Principessa Lissy è di Lorella Cuccarini
Produzione
herb X film
Anno
2007
Nazione
Germania
Genere
animazione
Durata
85'
Distribuzione
Moviemax
Uscita
02-01-2009
Giudizio
Media

E’ l’ epoca d’oro della dinastia asburgica: il lungo periodo della monarchia imperial-regia. Un’epoca fastosa in cui il sole splende sul castello di Schnögrün ma più ancora risplende la bellezza della giovane principessa Lissy. Motivi per essere raggianti ne hanno entrambi. Ma Lissy ne ha forse qualcuno di più. Se la luce del sole dura in media otto ore, Lissy e l’imperatore hanno bisogno di un tempo decisamente più breve per sbrigare il loro lavoro quotidiano. Gli affari di stato non sono poi così impegnativi se si è imparata l’arte di delegare i compiti meno graditi e più complessi ai propri collaboratori. Al feldmaresciallo per esempio.
Questi è l’ addetto personale dell’ imperatrice madre di cui è chiamato ad assecondare i desideri più strettamente privati fino a quando il suo misuratore di pressione raggiunge la zona rossa.
Inoltre, in ogni Stato che si rispetti, c è bisogno di qualcuno per i lavori più pesanti, motivo per cui nelle offerte di lavoro campeggia la scritta: “La vita ( professionale ) non è una passeggiata”. Per Lissy e Franz invece è esattamente il contrario. La loro vita è simile a un interminabile valzer che ballano fra sontuosi abiti fruscianti. Quando non tubano come colombe per i boschi.
L’idillio, che sembra destinato a durare per sempre, si rivela ingannevole e di breve durata. A rovinarlo ci pensa lo Yeti, uno zoticone venuto dal lontano Himalaya, che porta il regno sull’orlo di una crisi di stato. Lo Yeti in realtà non è ancora ufficialmente entrato in scena, ma il suo modo di comportarsi non passa inosservato. E’ un essere talmente stupido da cacciarsi nei guai da solo: cade infatti in un crepaccio e per uscirne stringe con il diavolo, venuto a salvarlo, un patto scellerato.
Le condizioni dell’accordo sono davvero diaboliche. Il principe delle tenebre rifiuta, in cambio della salvezza, tutti gli oggetti che lo Yeti custodisce nel suo capace marsupio. Pretende invece - anche il diavolo è pur sempre uomo! - che lo Yeti gli recapiti a domicilio la donna più bella del mondo! E chi sia, lo Yeti non ha dubbi: Lissy.
Nessuno intanto al castello sospetta quello che si sta tramando sul tetto del mondo. Altrimenti sarebbero state inasprite le disposizioni d’entrata nel regno e Lissy non avrebbe fatto un passo senza la scorta di una guardia del corpo. Invece accade che un giorno Lissy si trova tutta sola di fronte a un essere peloso mai visto prima nei boschi, dai modi decisamente inurbani, che non obbedisce neppure alla voce imperiosa del Kaiser. Anzi la afferra per un braccio e la trascina via.
Il che ha due conseguenze immediate: alla giovane imperatrice per la prima volta sfiorisce il sorriso e al castello di Schöngrün l’allegria si spegne improvvisamente. Il Kaiser preoccupato e furente, riunito in fretta e furia il comitato anticrisi, mette a punto con il feldmaresciallo il piano per la liberazione di Lissy. Un piano però che ha scarse possibilità di successo, poiché le armate imperiali sono dislocate in Sicilia per tagliare le spese straordinarie. Al disperato Franz non resta che una possibilità: se vuole rivedere la sua amata Lissy deve mettersi lui stesso in caccia del villoso rapitore.
Oltre che su se stesso può contare sul fedele feldmaresciallo. E non solo. Anche la energica regina madre, in ansia per la sorte di Lissy ma soprattutto preoccupata che la sua vita solitaria al castello perda ogni sapore, insiste per partecipare alla delicata missione. Il che mette in apprensione il Feldmaresciallo più dei pericolosi franchi nuotatori in agguato nel bosco; eppure, come già detto all’ inizio, avrebbe dovuto sapere bene che quella non era una faccenda per rammolliti.
Il tranquillo castello di Schöngrün è ora percorso da un’ attività febbrile. In un baleno si preparano i bagagli e si organizza il servizio di catering direttamente dalle cucine del castello. La carrozza imperiale si mette in viaggio. Dappertutto si vedono tracce del rapitore e della principessa. Si trova poco dopo anche un messaggio lasciato di nascosto dalla principessa. Il suo contenuto ancora leggibile ammette una unica interpretazione che spezza il cuore a Franz: LISSY VUOLE DIVERTIRSI! PERCIO’ NON VUOLE ASSOLUTAMENTE ESSERE SALVATA!
Ogni altro imperatore si sarebbe sentito offeso, avrebbe messo il broncio, annegato il dispiacere nello Champagne, poi, archiviata la moglie infedele, si sarebbe informato sulle donne dell’alta nobiltà belle e formose disponibili sul mercato. Ma Franz è furibondo e non si da’ per vinto. Vuole ad ogni costo la verità. Non vede l’ora soprattutto di riabbracciare Lissy. E naturalmente di avere fra le mani il criminale che l’ha rapita. Perciò decide di proseguire la caccia.
Come finirà la ricerca, è svelato solo nel finale ricco di colpi di scena…