Denti
Teeth
Regia
Mitchell Lichtenstein
Sceneggiatura
Mitchell Lichtenstein
Fotografia
Wolfgang Held
Montaggio
Joe Landauer
Scenografia
Tom Cole
Costumi
Rita Ryack
Musica
Robert Miller
Interpreti
Jess Weixler, John Hensley, Josh Pais, Hale Appleman, Lenny von Dohlen, Vivienne Benesch
Produzione
Teeth
Anno
2007
Nazione
USA
Genere
horror
Durata
94'
Distribuzione
Mediafilm
Uscita
22-08-2008
Giudizio
Media

Dawn, una studentessa del liceo, si è impegnata molto per preservare la sua verginità ed è una delle attiviste più convinte del gruppo della castità. La sua determinazione è messa a dura prova dal fratellastro, con il suo comportamento sempre più provocatorio. L’innocente Dawn, estranea al proprio corpo, scopre di avere una vagina dentata quando diventa oggetto di una violenza sessuale.
Mentre lotta con se stessa e cerca di comprendere questa sua caratteristica anatomica, Dawn prova l’esperienza terribile ed al tempo stesso potente di essere l’esempio vivente del mito della vagina dentata.
“La prima volta che ho sentito parlare del mito della vagina dentata – racconta il regista Mitchell Lichtenstein, Miglior attore al Festival di Venezia, nel 1983 con Streamer di Robert Altman e protagonista de Il banchetto di nozze di Ang Lee e figlio dell'artista della Pop Art Roy Lichtenstein - è stato durante una lezione di letteratura. Da allora ho notato quante volte questo mito sia stato utilizzato metaforicamente in molti horror e science-fiction. Molte donne possono essere viste come rappresentazione della vagina dentata, essa stessa metafora della paura maschile verso la donna. Queste storie però erano sempre come una sorta di “orpello” alla metafora stessa, con la conseguenza che non si arrivava ad una soluzione del problema e che venivano continuamente attribuite alle donne caratteristiche mostruose. Spero che Denti spogli la metafora della vagina dentata da tutto il superfluo da cui è stato contaminato, affrontandolo direttamente senza tabù.”
Nonostante una trama che potrebbe ricondurre a certe produzioni di Z-movie alla Troma, Denti è un film serio ma non serioso – “Anche nei momenti più terribili, credo e spero che tutti si possano fare una risata durante il film. Anche se ho messo in scena l’immagine esplicita della ginofobia, spero risulti chiaro che ho preso in giro il mito della vagina dentata” continua Lichtenstein - su uno dei più grandi tabù del nostro secolo attraverso una messa in scena che ricorda certo cinema di fantascienza degli Anni Cinquanta ed un’ambientazione che con le due torri di raffreddamento di una centrale nucleare che domina la ricostruzione scenografica del film, rimanda nelle atmosfere plastificate e dai colori pastello alla Springfield dei Simpson.
Certo il film, pur trattando la delicata materia con molta circospezione, in diversi momenti si concede parentesi gore e splatter per i cultori del genere, con organi sessuali maschili evirati e ripresi in primi piani capaci di scatenare isterica ilarità nel suo giovane pubblico. Gran peso del film è sulle giovani spalle della protagonista Jess Weixler, premiata al Sundance Film Festival, capace di passare da tanta innocenza repressa ad una sessualità violenta e letteralmente “castrante” con disarmante facilità e coerenza. Sebbene le situazioni siano paradossali e giocate sul confine del grottesco, non viene mai a mancare la coerenza interna al racconto, e questo è sicuramente un pregio che non va sottovalutato. [fabio melandri]